Dopo il debutto al recente Salone di Francoforte, la quarta generazione di Toyota Prius, l’ibrida più venduta al mondo, amplia la gamma presentandosi in un’inedita versione a trazione integrale.Si chiama E-Four e condivide con la “sorella” 2WD la linea ispirata alla berlina Mirai alimentata a idrogeno, la piattaforma TNGA (Toyota New Global Architecture) e il 4 cilindri in linea 1.8 16V a benzina abbinato a un’unità elettrica, così da erogare 150 cv. Propulsore termico che, rispetto al passato, può contare su di una nuova valvola EGR per il ricircolo dei gas di scarico e sulla rivisitazione dei sistemi d’aspirazione e raffreddamento. Upgrade che si accompagnano alla riduzione degli attriti interni e all’adozione di una mascherina adattiva che favorisce il rapido raggiungimento della temperatura d’esercizio ottimale. La trasmissione a variazione continua CVT abbandona lo schema planetario in favore di una soluzione tradizionale, mentre componenti più leggeri del powertrain ibrido e una maggiore capacità della batteria promettono un incremento dell’autonomia del 10%, complice la riduzione della potenza dei motori elettrici da 82 a 72 CV.Come accennato, per la prima volta Prius viene offerta anche a trazione integrale con la denominazione E-Four – la stessa dedicata a RAV4 Hybrid – e adotta un motore elettrico aggiuntivo con trasmissione e inverter collocati in corrispondenza dell’assale posteriore. Analogamente alla citata crossover, è probabile che tale unità, diversamente da quanto solitamente avviene nei sistemi 4WD a gestione elettronica anziché meccanica, non vada ad aumentare la potenza complessiva del sistema ibrido, bensì intervenga solamente in condizioni di scarsa aderenza, trasmettendo il moto anche alle ruote posteriori.La realizzazione della versione 4WD è stata possibile grazie all’adozione della nuova piattaforma che ha portato in dote un irrigidimento strutturale del 60% così come le sospensioni posteriori a triangoli sovrapposti. Il baricentro della vettura è stato ribassato, l’erogazione del powertrain rivista per poter contare su di una superiore reattività sin dai regimi più bassi e la risposta dell’impianto frenante resa meno “artificiale” che in passato grazie all’introduzione di un booster attivo nell’impianto idraulico, destinato a lavorare congiuntamente al sistema di recupero dell’energia. L’arrivo nelle concessionarie della quarta generazione dell’ibrida nipponica è atteso all’inizio del 2016.