Anna mi ha lasciato un messaggio in segreteria. Ero in giro per piantine e fiori da sistemare sul balcone e non ho sentito squillare il cellulare. “Ciao, stasera ti va di cenare al giappo? Passa a prendermi in ufficio con la Micra. Andiamo al giapponese con una giapponese! Scusami, scappo in riunione. A dopo!”.Un mese fa sono andata in un ristorante giapponese molto chic con alcuni colleghi. Era in zona Corso Vercelli, ma non ricordo come si chiamava… No panic, la dotazione tecnologica della N-Tec mi viene in soccorso. Per utilizzare tutte le funzioni del sistema NissanConnect e sfruttare il pacchetto di app disponibili occorre prima registrarsi sul sito nissan.it , quindi scaricare la app NissanConnect sullo smartphone. Ora smanetto sul touch screen (antiriflesso) e connetto il mio telefono via Bluetooth. Facilissimo! A questo punto vado su “Le mie app” e cerco il ristorante con Google Online Search. Eccolo. Prenoto direttamente per due con l’opzione “Chiama”. Fatto! Direttamente dal sedile della Micra.Prima di pensare agli Uramaki è tempo di far girare le ruote su pavé, asfalto, rotaie, insomma tutto il repertorio cittadino. Mi districo senza problemi nel traffico dell’ora di punta. È come se la guidassi da mesi. Grintosa, lo sterzo leggero è l’ideale sui percorsi urbani e la visibilità sia davanti sia dietro è ottima, anche per i passeggeri sui sedili posteriori, che però, se vogliono prendere aria, devono affidarsi alla manovella (è la versione base). In curva tiene bene la strada e nelle partenze mi diverto a scattare. Parcheggio con facilità sotto l’ufficio di Anna. I sensori posteriori si attivano e sul cockpit compare la sagoma di un’auto che ci avverte con un messaggio sonoro della distanza tra la nostra vettura e quella parcheggiata vicino. Nel frattempo mi telefona l’amica. Rispondo alla chiamata con i comandi al volante. È in ritardo di una decina di minuti. Ne approfitto per scendere dall’auto e osservarla meglio. Il colore è elegante e al tramonto sembra essere addirittura cangiante. A catalogo si chiama Pacific Blue. Il design della city car è armonioso e raffinato. Certo che di strada ne ha fatta dal 1982, l’anno del suo esordio… I cerchi sono in lega da 16”, gli specchi retrovisori esterni e le maniglie delle porte sono silver satin, i vetri oscurati, proprio come le più “grandi”. Anna si siede, lascia la borsa sui sedili posteriori. Cerca di convincermi a farla guidare, ma la “mia” Micra non si tocca.- Lo spazio all’interno è tanto, cinque persone ci stanno belle comode!- Hai visto il computer di bordo? È piazzato sul cruscotto, lo azioni con i pulsanti sulla sinistra della plancia.- Tutto a portata di mano… Bello il volante con corona di sterzo in pelle e anche le maniglie. Raffinati.- C’è anche il cruise control, non così frequente in questo segmento.- Benzina o Diesel?- 1.2 benzina. Ah, ecco i primi piatti che abbiamo ordinato… – Cosa mi dici del bagagliaio?- Oggi avevo il pomeriggio libero e sono andata a fare scorta di piantine e fiori per il balcone. Ho caricato tutto nel baule: tre cassettine della frutta zeppe di vasetti di begonie, erica e violette. Ha trovato spazio anche un sacchetto di carta con 2 confezioni di crocchette per Axel.- Ma questa Micra, allora, me la consigli o no?- Devo dirti che in città è ottima, in autostrada, però, quando la velocità è più elevata si percepisce una turbolenza nell’abitacolo: ho provato a chiudere lo specchietto di destra ed è sparita. A conti fatti, però, dovrebbero cambiarle il nome, non è più così “micra”: ormai ha raggiunto di diritto la maggiore età! Sayonara! Vai all’articolo di RED