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NSU Prinz: le origini e la storia

Quest'anno la NSU compie 150 anni. Vediamo come è iniziata la sua avventura a quattro ruote

Mechanische Werkstätte zur Herstellung von Strickmaschinen: no, non si tratta né di uno scioglilingua tedesco e nemmeno di un’imprecazione. Questa è semplicemente la ragione sociale con cui nel 1873 registrarono la loro attività Christian Schmidt ed Heinrich Stoll, ovvero Officina meccanica per la costruzione di macchine per maglieria. Perché ve lo sto dicendo? Perché da questa azienda nacque poi la Neckarsulmer Strickmaschinenfabrik, ovvero quella NSU che nel 2023 compie dunque 150 anni e che nel tempo è venuta poi a costituire una pietra angolare nella fondazione di Audi. A RED non può non essere simpatica, se non altro perché ha costruito nel tempo sia bici, sia moto, sia auto e proprio alla sua prima quattro ruote del dopoguerra, la Prinz, dedichiamo una piccola retrospettiva.

NSU Prinz e Sport Prinz

Una falsa partenza

La precisazione “prima quattro ruote del dopoguerra” è dovuta al fatto che già negli anni Trenta la NSU aveva iniziato a sfornare automobili, in partnership con la Fiat. Fu proprio la NSU a commissionare all’ingegner Ferdinand Porsche la Typ 32, un’auto economica, destinata alla motorizzazione di massa, ma non ricevette il giusto supporto dalle banche e abbandonò il progetto. Che fine fece quel prototipo? Porsche propose lo propose ad altri e diventò la Volkswagen Maggiolino.

Dalle due alle quattro ruote, passando per le tre

Nella Germania devastata del periodo post-bellico, la NSU tornò a produrre in primis motociclette. Nel 1955 era il più grande datore di lavoro della regione di Neckarsulm e il maggiore produttore mondiale di veicoli a due ruote. Ma la domanda di motociclette era in calo. Con un aumento delle disponibilità economiche da parte delle famiglie, la gente voleva avere un tetto sopra la testa e guidare le automobili. La NSU provò a sviluppare anche un veicolo a tre ruote chiamato Max Kabine, evoluzione della moto NSU Max. Ma le prestazioni del prototipo ritratto qui in basso erano deludenti e così, alla fine del 1955, la direzione di NSU diede il via libera al progetto della vettura compatta e alla conversione degli impianti industriali.

The development department first experimented with a three-wheeler called the Max-Kabine

La gestazione del “Principe”

L’operazione fu resa possibile grazie a un prestito bancario di circa 30 milioni di marchi dell’epoca e a una garanzia concessa dallo Stato del Baden-Wurttemberg. Nel frattempo, un team di tecnici lavorava alla nuova auto. A metà del 1956, i primi tre prototipi  furono messi in strada (uno è ritratto qui sotto) e la catena di montaggio era pronta solo un anno dopo. Nell’estate del 1957, l’azienda di Neckarsulm presentò la NSU Prinz, inizialmente chiamata NSU Lido, in produzione pre-serie.

An NSU Prinz prototype from 1956

Tutto dietro

La NSU Prinz era una moderna berlina a due porte con carrozzeria autoportante interamente in acciaio. NSU optò per uno schema a motore posteriore con un bicilindrico da 20 CV e offrì due modelli. La Prinz I base, disponibile solo in verde chiaro, e la più lussuosa Prinz II, con barre cromate anteriori e posteriori, scritta Prinz sulla fiancata, quadro strumenti sul cruscotto e finestrini a scomparsa. La Prinz II era disponibile in un’ampia gamma di colori: bianco calla, blu indaco, verde cedro, grigio lava e beige Sahara, per citarne alcuni. Al momento del lancio, la NSU Prinz costava 3.645 marchi, mentre la Prinz II veniva 3.985 marchi.

The NSU Prinz I-II in a blue/white color combination (1958)

 

“Guida una Prinz e sei un re”

La prima NSU Prinz uscì dalla catena di montaggio nel marzo 1958. Il successo di vendita non fu però immediato: dal 1958 al 1960, furono venduti solo 1.648 modelli della Prinz I, mentre la più lussuosa Prinz II vendette 62.587 unità in tre anni. Nel 1959, l’azienda lanciò un’altra versione, la NSU Sport Prinz, ispirata al design italiano dell’epoca mentre del 1961 è lo slogan: “Guida una Prinz e sei un re”. Dopo la NSU Prinz III, la svolta venne con la best-seller Prinz 4. Prodotta dal 1961 al 1973, fu venduta in  576.619 esemplari, un successo mai replicato dalla più ambiziosa erede, la Prinz 1000. Ancora oggi, la piccola Prinz ha una folta schiera di estimatori, che organizza regolarmente incontri e raduni di club, oltre a gare.

Pubblicità NSU 1961 Guida una Prinz e sei un re

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