Nuovo V6 3.0 TDI Audi: molto più di un semplice diesel mild hybrid

Frazionamento nobile, doppia sovralimentazione e un motore elettrico a supporto: questo ibrido a gasolio è un vero concentrato di tecnologia.

Giusto ieri abbiamo scritto delle novità hardware e software introdotte sulle Audi A5, Q5, A6, A6 e-tron e Q6 e-tron MY 2026 e oggi la Casa di Ingolstad fa ancora parlare di sé. A finire sotto i riflettori è stavolta il nuovo V6 3.0 TDI mild-hybrid plus a 48 Volt, un sei cilindri turbodiesel con doppia sovralimentazione e una tecnologia ibrida avanzata. Andiamo a scoprire in dettaglio cosa lo rende tanto speciale.

Nuovo V6 3.0 TDI Audi

Diesel uber alles!

Nel corso degli ultimi decenni Audi ha investito tantissimo nei motori a gasolio, raggiungendo livelli straordinari di efficienza e prestazioni. È dunque normale che all’ombra dei Quattro Anelli non si rassegnino davanti alle assurde scelte politiche dell’Unione Europea che vanno contro i propulsori diesel. La loro risposta è un V6 3.0 TDI ibrido a gasolio che è un vero concentrato di tecnologia e che promette meraviglie in termini di rispetto dell’ambiente e piacere di guida. Questo propulsore, inizialmente dedicato ad Audi Q5 e Audi A6, sarà ordinabile a partire dal mese di dicembre 2025.

Un cocktail di tecnologie

Partiamo subito dai numeri. Da una parte il nuovo motore V6 3.0 TDI è accreditato di una potenza massima di 299 CV e di un picco di coppia di 580 Nm. Dall’altra promette una riduzione dei consumi del 15% rispetto al propulsore della generazione precedente. Per ottenere tali risultati sfrutta la combinazione di tre tecnologie: powertrain generator, compressore elettrico e turbocompressore.

Powertrain generator

Andando in ordine, il primo è composto da motore elettrico, elettronica di potenza e raffreddamento dedicato. Montato a valle del cambio automatico, il powertrain generator lavora in abbinamento a una batteria da 1,7 kWh e può contribuire alla marcia erogando sino a 24 CV e 230 Nm di coppia. Ce n’è abbastanza per muovere l’auto in manovra lasciando bielle e pistoni a riposo. In decelerazione recupera invece energia (sino a un massimo di 25 kW) agendo da alternatore.

La doppia sovralimentazione

Se il powertrain generator pensa soprattutto a tagliare consumi ed emissioni a bassa velocità, a rendere pimpante il V6 3.0 TDI provvede una doppia sovralimentazione. Al classico turbo azionato dai gas di scarico, i tecnici Audi hanno scelto di affiancare un compressore elettrico integrato nel sistema di aspirazione. Lo si vede in dettaglio qui sotto.

compressore elettrico Audi V6 3.0 TDI ibrido

In pratica c’è una piccola turbina azionata da un motore elettrico che forza l’aria nella camera di combustione prima che il turbo principale faccia sentire la sua spinta. L’effetto è un annullamento dei ritardi di risposta, a tutto vantaggio di una maggiore vivacità negli spunti.

Una staffetta ben affiatata

Ma come lavorano in sinergia le tre tecnologie di cui sopra? In fase di partenza interviene in primis il powertrain generator, che muove la vettura elettricamente a bassa velocità. Subito dopo entra in causa il compressore elettrico, che ha tempi di reazione immediati. Il turbocompressore agisce in un momento successivo, quando i gas di scarico hanno raggiunto la pressione necessaria per azionare agevolmente la turbina. Con ciascun elemento che dà il meglio in base alle sue caratteristiche, la progressione promette di essere fluida e possente.

Audi A6 2026

Digerisce anche l’HVO 100

Infine è interessante sottolineare come il nuovo motore V6 3.0 TDI sia in grado di funzionare anche alimentato a HVO 100. Volendo fare i colti si può definire l’HVO 100 un olio vegetale idrotrattato, mentre in parole povere è un gasolio ricavato da oli vegetali, residui organici o scarti biologici. Comunque lo si descriva, permette una riduzione delle emissioni di CO2 tra il 70 e il 95% rispetto al diesel fossile. Chi crede che i motori a gasolio siano tutti da rottamare farebbe bene a ricredersi.

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