Dopo le prime indiscrezioni del mese di febbraio (vedi notizie correlate), la Opel Ampera-e torna a fare parlare di sé a due settimane dalla sua presentazione in anteprima mondiale al Salone di Parigi, confermando una svolta epocale rispetto all’Ampera attuale. Ora su di lei non ci sono più segreti: le foto 9 foto disponibili svelano ogni dettaglio e molti dati tecnici sono ormai ufficiali. Meglio analizzarli subito, perché di carne al fuoco ce n’è davvero tanta.Cosa renda speciale la Opel Ampera-e è presto detto: è lei la nuova primatista del mondo in fatto di autonomia tra le auto elettriche di serie, con un dato di oltre 400 km nel ciclo europeo NEDC. Ok, certi test di omologazione lasciano sempre il tempo che trovano ma a Russelsheim dicono che nella guida normale i 300 km siano sempre a portata… di piede e ciò dovrebbe bastare a tranquillizzare anche i più scettici in materia.Se con la Opel Ampera-e viene in pratica superato il limite tipico di tutte le elettriche è per merito di un pacco batterie sviluppato a braccetto con LG Chem e composto da 288 celle agli ioni di litio, con una capacità di 60 kWh. Questi accumulatori hanno anche il pregio di occupare poco spazio e di essere sistemati in modo furbo nella parte inferiore del telaio. Con una simile scelta il beneficio è duplice: da una parte, si tiene basso il baricentro, a vantaggio del comportamento su strada, e, dall’altra, si libera spazio per i cinque passeggeri e i loro bagagli. Questi ultimi possono essere stivati in un vano da 381 litri, un valore nettamente superiore alla media delle compatte lunghe meno di 4 metri e 20 (417 cm, per l’esattezza).Altri numeri interessanti sono quelli relativi alle prestazioni: la potenza massima è di ben 204 cv, con una coppia di 360 Nm. Passando dal banco alla strada ciò significa scattare da 0 a 50 km/h in 3,2 secondi mentre ne servono 4,5 per riprendere da 80 a 120 km/h. La Ampera-e fa il suo dovere non solo quando si affonda sull’acceleratore ma anche in rilascio. Alzando il piede, il motore si mette a lavorare come generatore e ricarica le batterie, un lavoro che può essere sfruttato ancor di più se, al posto della modalità Drive, si attiva quella Low. Il massimo del recupero di energia attraverso il freno motore si ha però con la funzione Regen on Demand, che porta in spazi brevi all’arresto della macchina e con la quale, specie in città, si riesce a guidare con un solo pedale, senza quindi dover chiamare in causa i freni se non in caso di emergenza.Forte anche di un sistema d’infotaiment e di una connettività all’avanguardia, la Opel Ampera-e sembra avere le carte in regola per non essere vista per forza come una “seconda macchina” o un sfizio per i patiti di tecnologia. Se sarà in grado davvero di democratizzare l’auto elettrica dipenderà molto dal prezzo, che sarà però comunicato solo più avanti. Le prime consegne sono comunque previste per la primavera 2017.