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Opel Astra ibrida plug-in, prova e autonomia elettrica reale

L’abbiamo guidata nella versione da 180 CV, top di gamma Ultimate. Ecco come va e quanti km percorre prima che si accenda il 1.600 a benzina

Le compatte di segmento C come la nuova Opel Astra vivono un periodo difficile, oscurate dai SUV di pari segmento che ormai si sono presi quasi tutte le preferenze di flotte e privati. Eppure questa tipologia di auto ha ancora molto da dire e da offrire. A parità (circa) di lunghezza e larghezza, offre infatti volumi interni analoghi, con la differenza che la carrozzeria bassa regala non solo una maggiore efficienza generale – per via della minore resistenza all’avanzamento – ma anche un maggior comfort acustico, in virtù di una migliore penetrazione aerodinamica. Inoltre, essendo più basse, le “non SUV” assicurano un comportamento dinamico migliore: tendenzialmente sono più agili fra le curve e meglio isolate dalle buche. Insomma: sulla carta hanno tutto per essere le preferite dagli automobilisti, che invece prediligono la sensazione di sicurezza e la facilità di accesso garantite dalla seduta più alta; senza dimenticare ovviamente il fattore moda. 

Riuscirà la nuova Opel Astra a invertire la tendenza? Con tutto il bene che posso augurare a Opel, se dovessi scommettere i miei soldi, li punterei sul no. Detto questo, non avrei dubbi su cosa consigliare a un eventuale amico indeciso: carrozzeria bassa. Bassa quanto? 147 cm per l’Astra, che qui ho provato in versione plug-in hybrid con motore 1.6 a benzina da 150 CV, per una potenza totale di 180 CV. 

Per chi l’ibrida plug-in

Prima di qualsiasi altra considerazione è bene ribadire ancora una volta che un’ibrida plug-in ha senso se – e solo se – si ha la possibilità di ricaricarne le batterie, a casa o al lavoro. Non solo: il massimo lo si ottiene se il tragitto quotidiano è entro i 35 – 40 km. Più le percorrenze giornaliere salgono, meno il plug-in è conveniente, perché il vantaggio di sfruttare l’energia accumulata dalla rete elettrica diventa sempre meno rilevante, in termini percentuali.

prova nuova Opel Astra Hybrid

E adesso qualche numero. La batteria, raffreddata a liquido, è composta da 84 celle, offre una capacità di 12,4 kWh e una garanzia di 8 anni o 160.000 km, e alimenta il motore elettrico da 81 kW (115 cavalli) di potenza massima. La potenza del 4 cilindri turbo a benzina è invece di 150 cavalli, per una potenza massima di sistema di 180 CV (volendo c’è anche il 1.600 da 180 CV, per 225 CV totali). Quanto alla coppia, si attesta a 360 Nm e il tutto è messo a terra da un cambio automatico a 8 rapporti.

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