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Porsche Taycan Cup, 1108 CV di puro divertimento

Saranno sei le gare di un nuovo trofeo, con la formula del Time Attack e tutta l'esuberanza della Porsche Taycan Turbo RS da 1108 CV e 1240 Nm

In pitlane sono schierate dieci Porsche Taycan Turbo GT con pacchetto Weissach, una livrea inedita che segna il lancio della Porsche Taycan Cup prevista a partire dal 2025. Sono al Porsche Experience Center Franciacorta: inaugurato nel 2021, in tre anni ha ospitato centinaia di eventi e migliaia di visitatori sui suoi 60 ettari di estensione nella campagne bresciane, a pochi metri dall’uscita di Rovato della Bre-Be-Mi.

Un’idea di Porsche Italia

La Taycan Cup è un’iniziativa italiana, nata dopo aver visto in azione la Porsche più potente di sempre, la Taycan Turbo GT da 1108 CV di potenza massima, in grado di passare da 0 a 100 km/h in 2”2. Meglio di una Formula Uno, che ci mette addirittura – si fa per dire – 2″4… Nelle parole di Pietro Innocenti, amministratore delegato di Porsche Italia, c’è l’orgoglio per il lancio di una nuova sfida: “La Taycan, con la sua coppia immediata e la reattività senza precedenti, offre un’accelerazione che toglie il fiato. La Taycan Cup rappresenta un’occasione unica per esplorare queste sensazioni in un ambiente competitivo, dove la passione per la velocità si sposa perfettamente con l’innovazione”. L’idea è di portare in pista un’auto elettrica, in un momento storico in cui le elettriche sono nell’occhio del ciclone. E dimostrare che il divertimento alla guida può essere addirittura superiore rispetto a un’auto con motore termico. Per questo nasce la Taycan Cup, che affiancherà la Carrera Cup Italia, il monomarca che vede protagoniste le Porsche 911 GT3 Cup. Il format, però, sarà quello del “time attack”, con i piloti che si sfidano per ottenere il miglior tempo sul giro. Niente partenze in griglia, dunque, ma una sfida contro il cronometro.

Pietro Innocenti, AD Porsche Italia, e Valentina Albanese, responsabile Motorsport Porsche Italia

Taycan Turbo GT, l’evoluzione della specie

L’auto che sarà protagonista della Taycan Cup è l’ultimo modello di Taycan, che ha esordito quest’anno e ha visto la potenza di picco passare da 760 a 952 CV per la versione Turbo S. Migliorata anche l’accelerazione 0-100 km/h, da 2”8 a 2”4. Novità per la ricarica che arriva a ben 320 kW, tanto che bastano 18 minuti per passare dal 10 all’80% di batteria. L’autonomia per la versione a 2 ruote motrici è di 678 km, che si riducono a 630 per la Turbo S.

Allestimento stradale? Meglio il Weissach Package

La punta di diamante della gamma elettrica è la Taycan Turbo GT con Weissach Package, la variante ancora più sportiva della Turbo GT, a sua volta evoluzione della Turbo S. Il Weissach Package costringe a rinunciare ai sedili posteriori, sostituiti da un rivestimento in carbonio, al BOSE Surround Sound System e a buona parte dei pannelli fonoassorbenti. I fari passano alla tecnologia Matrix LED (non più HD) e sono più leggeri, come i freni carboceramici Brembo (-2,2 kg). Sul corpo vettura sono previste appendici aerodinamiche, come sul fondo. Dietro spicca l’ala fissa, che garantisce 220 kg di deportanza a 300 km/h. Il risparmio complessivo di peso? 75 kg rispetto alla Turbo GT. Invariati i dati di potenza e coppia, che coincidono con la Turbo GT standard e si attestano sui valori da record di 1108 CV e 1240 Nm. La Porsche più potente di sempre. L’auto con il Weissach Package fa meglio della Turbo GT in accelerazione: da fermo a 100 km/h in 2”2 invece che 2″3, da 0 a 200 km/h in 6”4 invece che 6″6; la velocità massima passa da 290 a ben 305 km/h. L’autonomia WLTP della Turbo GT e della versione con Weissach Package in sostanza coincide, con 554 e 555 km rispettivamente. 

Progressione infinita a 1108 CV

Sulla Turbo GT la trasmissione può contare su un inverter a impulsi che passa da 600 a 900 Ampere e così ottenere una migliore gestione della corrente. Ciò ha richiesto l’aggiornamento dei rapporti della trasmissione, che è stata anche irrobustita. È stata introdotta una funzione che è l’evoluzione del “Push to Pass” e si chiama Attack Mode, con 163 CV (120 kW) in più a disposizione per 10 secondi; questo sistema può essere richiamato più frequentemente (ogni 4 secondi) rispetto ai 10 secondi di pausa richiesti dal “Push to Pass”. La grafica è dedicata e il sound specifico. Dietro il volante la paletta di destra aziona l’Attack Mode, quella di sinistra il recupero di energia, assimilabile al freno motore. In pratica i livelli di potenza sono così configurati: 580 kW (788 CV) standard, a cui aggiungere 180 kW (244 CV) in Launch Control Overboost/Attack Mode per 10 secondi, con un ulteriore picco di 55 kW (75 CV) per due secondi, fino a raggiungere l’impressionante picco a 815 kW (1108 CV) finali.

Il sistema di controllo PASM del telaio è riportato sul volante, accanto al manettino delle modalità di guida. Il Porsche Active Ride gestisce l’assetto, agendo sulle sospensioni per gestire con relativa facilità il peso superiore a 2200 kg. Le differenti modalità d’azione (Grip Control, Dynamic levelling, Leaning while turning, Active Skyhook e Helicopter Mode) sono essenzialmente volti a limitare i trasferimenti di carico, ottimizzare la trazione e aumentare l’efficacia complessiva dell’auto. Ad esempio il Dynamic Levelling in staccata abbassa l’auto per minimizzare il trasferimento di carico longitudinale e in curva compensa il rollio, migliorando la trazione sulle quattro ruote. Comoda – e scenografica – la funzione Entry assistance, che fa alzare il corpo vettura ad auto ferma quando si aprono le porte, facilitando la salita a bordo. Nell’auto in configurazione Taycan Cup è montato un sistema usato con successo nella Carrera Cup: manda informazioni al pilota tramite un display montato a sinistra del cruscotto. Ad esempio duplica le bandiere dei commissari e visualizza tutte le informazioni utili per la sicurezza in gara. 

In collaborazione con Pirelli

Pirelli ha collaborato con Porsche allo sviluppo di pneumatici adatti alle prestazioni mostruose della Taycan Turbo GT: si chiamano P Zero R e P Zero Trofeo RS. Il primo modello è dedicato all’uso standard, ha battistrada multimescola e un arco di utilizzo ampio sul fronte delle temperature. Per ottenere l’obiettivo vengono utilizzate più resine, che si “attivano” o “disattivano” in base alla temperatura esterna e alla superficie di contatto. La versione Trofeo RS ovviamente è dedicata alla pista ed è al vertice della gamma Pirelli come semislick omologata per la strada. La mescola è derivata dall’esperienza nei rally, con l’impronta a terra massimizzata. La tecnologia Elect è pensata per i veicoli elettrici, caratterizzati da coppia elevata e istantanea: la carcassa e la struttura devono essere in grado di sopportare anche l’extra peso, offrendo tutto il supporto necessario sul piano dell’aderenza e della stabilità. La resistenza al rotolamento, che ha un impatto diretto sulla durata della batteria, è stata ottimizzata. 

Zone “Slow” obbligatorie

2.519 metri, 13 curve, 12 metri di larghezza: il circuito del Porsche Experience Center di Franciacorta non è esattamente il Mugello. Per questo la prova della Porsche più potente di sempre richiede qualche accorgimento. Qui come sui circuiti che vedranno in scena la Taycan Cup ci saranno almeno due zone di rallentamento obbligatorio, con cartelli a bordo pista e messaggi sul sistema di bordo. Non bisognerà frenare ma togliere gas, in modo da ridurre la velocità quel tanto che basta per evitare situazioni pericolose. Poco male, perché l’accelerazione bruciante della Taycan Turbo GT con Weissach Package permette di recuperare in pochissimi metri la velocità desiderata.

Qualche consiglio è utile prima di entrare in pista (Photo by Guido De Bortoli/Getty Images)

Tre turni per divertirsi

La prova si è svolta in tre blocchi: 5 giri per prendere confidenza con pista, auto e gomme; 3 giri lanciati per cominciare a trovare il limite; e infine altri 3 giri di vero e proprio Time Attack, con la possibilità di usare la funzione “Attack Mode” una volta al giro, sul rettilineo di partenza. Già nel primo turno si intuisce il potenziale dell’auto, rapidissima nel prendere velocità ed efficace in frenata a dispetto del peso non certo contenuto: 2220 kg non sono pochi ed è per questo che in fase di briefing ci consigliano di non “tirare” la staccata ma di arrivare meno aggressivi e sfruttare la coppia debordante in uscita di curva. Ricordandosi, però, che affondare il pedale dell’acceleratore a fondo corsa conviene solo in rettilineo, altrimenti nonostante l’elettronica di controllo l’auto tende a “muoversi” parecchio, reazione del tutto comprensibile considerata la coppia mostruosa.

1108 CV fanno (davvero) impressione

Il terzo turno, con la partenza assistita dal Launch Control e la possibilità di usare l’Attack Mode una volta al giro, è il più emozionante ma anche il più impegnativo. A bordo, in realtà, l’atmosfera non si discosta più di tanto da quella di una elegante Porsche di serie, ma sono le prestazioni a lasciare il segno, imponendo adeguata concentrazione. La partenza è un calcio nella schiena, con gli pneumatici che sibilano mentre l’auto si proietta verso la prima curva. Al mio livello di guida la tenuta delle gomme e l’assetto sono più che esemplari, non riesco a mettere in difficoltà i Pirelli P Zero Trofeo RS che già sventola la bandiera a scacchi a sancire la fine del turno.

Prestazioni folli in sicurezza

La formula della Taycan Cup prevede che le auto siano di proprietà delle concessionarie, a cui i piloti pagano un canone per l’uso. Sei le gare, fianco a fianco alla Carrera Cup Italia, manifestazione molto solida sia sul fronte organizzativo sia su quello sportivo. Porsche Italia si aspetta di raccogliere almeno 10 adesioni ma è probabile che la formula del Time Attack attragga un maggior numero di appassionati, desiderosi di assaporare la folle esuberanza della Taycan Turbo GT con pacchetto Weissach tra i cordoli, in sicurezza. Sì, perché un’auto capace di passare da 0 a 100 km/h più rapidamente di una Formula Uno merita (e richiede) un contesto d’azione controllato, dove pensare a divertirsi senza la paura che la realtà scorra intorno troppo velocemente. Piacerà? Probabilmente sì, perché la potenza non è mai troppa. Anche quando a sprigionarla non è un boxer a benzina ma un motore elettrico.

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