Mettendosi al volante della S6 Avant e-tron quattro ci si trova seduti un pochino più in alto di quanto ci si potrebbe aspettare e l’impressione è che la cosa sia dovuta alla presenza sotto l’abitacolo della batteria. In ogni caso quei centimetri sono utili a dominare meglio la strada e la postura che si assume è corretta, specie se si regola il sedile nella posizione più bassa. In questo modo, tuttavia, si impedisce ai passeggeri posteriori di infilare i piedi sotto la seduta anteriore. Per fortuna, comunque, lo spazio per le loro ginocchia non manca e lo stesso vale anche per i bagagli, con un volume utile appena superiore ai 500 litri.
Sospensioni promosse
Se la S6 Avant e-tron quattro si può definire una macchina comoda non è però solo per la quantità di centimetri che offre agli occupanti. Questa Audi adotta infatti di serie raffinate sospensioni pneumatiche adattive e regolabili, che al retrotreno si abbinano a un evoluto schema multilink. Con la taratura più soft l’assetto incassa bene i colpi e isola bene le terga dei passeggeri, nonostante i pneumatici ribassati montati su cerchi da almeno 20 pollici. Passando alla modalità dynamic, la taratura si fa più sostenuta e lo sterzo diventa più consistente tra le mani del pilota. A giovarne è la precisione di guida, che resta buona fin tanto che il pilota adotta uno stile pulito e le condizioni di aderenza sono buone. Quando si sommano invece aggressività e grip precario gli oltre 23 quintali di massa si fanno sentire, con un certo sottosterzo in fase di inserimento.
Troppa grazia
Anche in uscita di curva è meglio gestire con attenzione i 275 Nm del motore anteriore e i 580 Nm di quello posteriore. Scatenando tutta la potenza si costringono i controlli elettronici a fare gli straordinari. Tra l’altro su questa variante della piattaforma PPE non sono disponibili le quattro ruote sterzanti, ma la loro assenza si sente solo quando si affronta il misto con il coltello tra i denti o si fa manovra in spazi stretti. Una nota di merito infine al modo in cui la centralina ripartisce la forza motrice tra le ruote in neve fresca, assicurando una mobilità notevole anche quando il manto bianco è spesso una spanna.