Nel corso degli ultimi anni ci sono tante realtà industriali che si sono affacciate per la prima volta nel panorama automotive. In mezzo a uno stuolo di marchi con gli occhi a mandorla spicca la spagnola Cupra, nata come spin-off del brand Seat e diventata in breve tempo una tra le realtà più carismatiche del mercato. La principale artefice del successo del brand iberico è stata sinora la Formentor, ma ora che in Cupra soffia il vento dell’elettrificazione, il ruolo di portabandiera passa d’ufficio alla Tavascan. Il nuovo SUV elettrico si è concesso per una prima prova nella versione bimotore VZ Adrenaline. Il tutto con qualche settimana d’anticipo rispetto all’apertura degli ordini. Per le consegne, invece, si dovrà aspettare l’autunno.
Giochi di luce
A rendere speciale la Tavascan è in primis la sua linea, che sprizza grinta da tutti i pori e porta alla ribalta i nuovi stilemi Cupra. Un fascione paraurti con un’enorme e vorace mascherina nera e un cofano con scollo a V danno alla macchina un’aria molto aggressiva, esaltata anche dai fari LED Matrix con firma luminosa a tre triangoli. Così come sui modelli già a catalogo, la fiancata è solcata da nervature decise. La coda, alta e massiccia, è dominata da gruppi ottici che riprendono la grafica a triangoli. E, a proposito di luci, attenti a un dettaglio: i loghi Cupra s’illuminano. Venendo alle dimensioni, la lunghezza, la larghezza e l’altezza sono rispettivamente di 464, 186 e 160 cm. Il passo misura invece ben 277 cm. I cerchi che appaiono in foto, giusto per la cronaca, sono da 21 pollici e sono quelli del pacchetto Adrenaline.
Come su un’astronave
Se la carrozzeria mostra gli artigli, l’abitacolo non è da meno. Il pezzo forte è la cosiddetta “spina dorsale“. È un elemento di design che unisce in mobiletto centrale e la plancia, la quale dà poi slancio alla sua forma insieme a una modanatura ramata. Sempre al centro si trova uno schermo da ben 15 pollici, misura record in casa Cupra, con tanto di connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto.
Per la gioia dei nerd il quadro hi-tech si completa con il Digital Cockpit della strumentazione, l’head-up display con realtà aumentata e una barra di comandi touch retroilluminata, che non è tuttavia pratica quanto i tasti fisici di antica memoria. Tra gli arredi meritano una citazione anche i sedili sportivi, con poggiatesta integrato e inserto a V ramato, il colore sociale Cupra. I rivestimenti appagano la vista e hanno un occhio di riguardo per l’ambiente. La lavorazione è traforata con effetto 3D mentre i materiali sono in buona parte riciclati.
La scheda tecnica della Tavascan
Dal punto di vista tecnico, questa Cupra nasce sulla piattaforma Volkswagen MEB e condivide molti componenti con la VW ID.4. La gamma delle Cupra Tavascan si sviluppa attorno a due versioni. Quella standard, detta Endurance, è dotata di un singolo motore elettrico posteriore e mentre quella di questa prova, la Tavascan VZ, è equipaggiata con due motori, uno anteriore e uno posteriore, che danno vita alla trazione integrale, proprio come sulla ID.4 GTX. Le ruote anteriori possono scaricare a terra al massimo il 30% della coppia, mentre più equa è la ripartizione dei pesi tra i due assi: 49% davanti e 51% dietro. La batteria è sempre da 77 kWh. Ecco qui sotto riassunti i dati salienti, le prestazioni e le autonomie.
Sempre ricca
E di nuovo una tabella, stavolta “rubata” durante la presentazione, dà un’idea degli allestimenti. Attenzione però, perché in Italia la versione d’accesso sarà meno “base” di quella internazionale. Da noi tutte le Tavascan Endurance monteranno di serie l’Immersive Pack, avendo un primo prezzo di 52.600 euro. E adesso è arrivato il momento di mettersi al volante della Tavascan VZ Adrenaline.