Non sarò certo accusato di farmi prendere da facili entusiasmi dicendo subito che la Fiat Grande Panda è forse l’auto più attesa del 2025. Il perché è presto detto: il mercato – specie quello italiano – ha fame di macchine compatte, semplici ed economiche. E il fatto che ne arrivi una a marchio Fiat basta per catalizzare l’attenzione di tutti, pubblico e addetti ai lavori. Della macchina qualcosa si sa dalla scorsa estate ma adesso è arrivato il momento di conoscere tutti i suoi segreti, scoprendo come è fatta e, soprattutto, quanto costa e come va.
Le dimensioni della Grande Panda
L’aggettivo non deve trarre in inganno: la Grande Panda non è grande in senso assoluto. Lo è solo in rapporto alla Panda che affianca – e non sostituisce – in listino. Metro alla mano, la nuova arrivata è lunga 399 cm, larga 176 e alta 157. Per fare due paragoni in famiglia, è 30 cm più lunga della suddetta Panda e 18 cm più corta della 600. Notevole – specie in rapporto alle misure della carrozzeria – è la capacità dichiarata per il bagagliaio. Il vano è da ben 412 litri, che scendono a 361 litri per la versione elettrica e può essere ancora ampliato sacrificando i posti posteriori. Peccato soltanto che la soglia sia un po’ alta e distante dal piano interno, cosa che complica un po’ le operazioni di carico e scarico. La vettura ha una gamma colori dedicata e molto allegra, nella quale, come ormai tradizione Fiat, è assente il grigio.
Qualche richiamo al passato
La linea tutta spigoli della Grande Panda ricorda un po’ quella della prima Panda disegnata da Giugiaro negli Anni 80, senza per questo scimmiottarla. Il tema dei quadrati che ricorre nel frontale e nei fari pare invece voluto per richiamare le finestre dello stabilimento del Lingotto. Alla pista di prova ovale che si trova sul tetto si spirano invece la forma della plancia e quella del mobiletto centrale.
Le citazioni non finiscono però qui, con una piccola mensola portaoggetti che richiama la tasca enorme di antica memoria. La chicca in perfetto stile easter egg? Una piccolissima Panda che appare nella parte destra del cruscotto, come se stesse percorrendo la curva sopraelevata del circuito.
La strumentazione è digitale da 10 pollici e al centro c’è lo schermo da 10,25 pollici del sistema d’infotainment. Poco più sotto ci sono i comandi fisici della climatizzazione, cosa buona e giusta. Alcuni dei rivestimenti a catalogo sono realizzati con in parte con TetraPack riciclato, mentre l’eventuale inserto beige sulla plancia è in bambù.
Ha una cugina francese
La Grande Panda nasce attorno alla piattafoma Smart Car, evoluzione di quella siglata CMP di origine PSA. Sulla stessa base Stellantis costruisce anche la Citroën C3, che può dunque essere considerata a tutti gli effetti cugina di primo grado della nuova Fiat.
Il cavo magico
Identica a quella proposta da Citroën è anche la motorizzazione elettrica, che prevede un motore anteriore da 113 CV, alimentato da una batteria da 44 kWh. Questa promette una autonomia di 320 km, mentre la ricarica si può fare a fino 7 kW in corrente alternata attraverso il geniale cavo riavvolgibile integrato nel frontale. In alternativa si puòoptare per una presa posteriore che accetta fino a 11 kW in corrente alternata o a fino 100 kW in corrente continua. Il questo caso la macchina passa dal 20 all’80% di carica in circa 27 minuti.
La best-seller sarà la Grande Panda ibrida
Il ruolo della best-seller toccherà però sicuramente alla Grande Panda ibrida da 100 CV, sotto il cui cofano convivono il tre cilindri turbobenzina PureTech 1.2 e un piccolo motore elettrico da 21 kW. La parte elettrica si piò occupare anche di muovere l’auto lasciando il motore termico spento per brevissimi tratti, fino a un chilometro se non si superano i 30 km/h. Il trucco è studiato soprattutto per le manovre di parcheggio, in prima o in retro. A proposoto di cambio, questo è automatico a sei marce.
I prezzi della Grande Panda
La Fiat Grande Panda ibrida può essere abbinata a tre allestimenti. Andando in crescendo di ricchezza e raffinatezza si chiamano Pop, Icon e LaPrima. Questa versione è al vertice anche della proposta elettrica, che ha come entry level la (Grande Panda)Red. E no, noi non c’entriamo: si chiama così a seguito della partnership con la famosa organizzazione che si occupa di salute su scala mondiale. I prezzi partono da 18.900 euro per l’ibrida e da 24.900 euro per l’elettrica. Attenzione però perché ci sono promozioni lancio in caso di rottamazione e di sottoscrizione di un finanziamento. Il primo prezzo scende così a 16.950 euro.
I possibili sviluppi della gamma
Ci sarà una versione acqua e sapone, con motore solo a benzina e con cambio manuale, come accade per la C3? I vertici aziendali non si sbilanciano, ma scommettere su un suo arrivo in autunno non sembra azzardato. Quanto invece alla eventuale variante 4×4, la questione è più complicata. Anche se “mai dire mai”, pare improbabile che Stellantis realizzi internamente una trasmissione ad hoc. Al limite potrebbe studiare qualcosa di simile a quanto proposto sulla Jeep Avenger 4xe, con un piccolo motore elettrico sull’asse posteriore. Oppure potrebbe rivolgersi a qualche specialista, come la transalpina Dangel. In fondo la Grande Panda ha il physique du rôle della tuttofare, con un’altezza da terra abbastanza elevata. Sognare non costa nulla. E adesso basta fare congetture: passiamo alla prova su strada della versione elettrica, l’unica disponibile al momento della prova stampa.