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Prova Fiat Panda Cross

Panda 4x4 si fa SUV, con look e dotazioni da fuoristrada vera, come l’Hill Descent Controll per affrontare in sicurezza le discese più impervie. Alla guida si dimostra agile, grazie alle dimensioni compatte, e confortevole. Da settembre nelle concessionarie a 19.460 euro

Ricordate Panda Sisley e Panda Val d’Isere degli anni ’80? Gli ingredienti sono gli stessi di allora: dimensioni compatte, praticità e indole da arrampicatrice, il tutto condito con uno stile irriverente. Fiat rispolvera quella ricetta per continuare a dire la sua in un segmento, quello di SUV e crossover compatti, che in Europa oggi significa il 20% del mercato complessivo dell’auto (ecco qui le 15 migliori SUV compatte secondo RED).Ma ora Panda Cross vuole essere ancora più trasversale e stuzzicare anche la clientela più esigente, grazie a ricche dotazioni e look accattivante.LIVEIl frontale della nuova Panda Cross presenta un inedito paraurti con un generoso skid plate per la protezione degli organi meccanici, a sottolinearne il robusto carattere off-road. Inediti anche i gruppi ottici, con proiettori e fendinebbia integrati nella zona del baffo portalogo, e alle luci diurne a LED integrate nello skid plate.Nella vista laterale si evidenziano alcuni elementi specifici come i passaruota marcati, le modanature con badge “Cross”, e le nuove barre portatutto. I cerchi in lega da 15’’ presentano un disegno a 5 razze a V ed una finitura in metallo brunito.Le dimensioni sono le stesse di Panda 4×4 (370 centimetri di lunghezza e 166 di larghezza), ma cambia impercettibilmente l’altezza da terra, che misura 0,9 cm in più e garantisce una più efficace guida in fuoristrada grazie a migliori angoli di attacco, uscita e dosso (ora rispettivamente a 24, 34 e 21 gradi).Piccola iniezione di potenza per entrambe le motorizzazioni disponibili, che dai 75 e 85 cavalli delle versioni standard rispettivamente Diesel e benzina, passano a 80 e 90 cavalli di potenza massima. Il 0.9 TwinAir Turbo è dotato anche di una funzione ECO, che limita la coppia da 145 a 100 Nm, per abbassare i consumi che, come sperimentato sulla 4×4 standard, sono un po’ il tallone d’Achille della Panda a trazione integrale.Sono invece  190 i Nm a soli 1.500 giri/min erogati dal più parco 1.3 Multijet, dotato di turbocompressore a geometria fissa con intercooler.Entrambe le versioni sono abbinate al cambio manuale: 6 rapporti per la versione benzina; 5 per la Diesel.Disponibile in sei colorazioni, tra cui il giallo del lancio, Panda Cross arriverà nelle concessionarie a settembre al prezzo base di 19.460,00 euro, 2.000 in più di Panda 4×4DRIVEAperto lo sportello, ci si rende subito conto che Panda ha perso quell’aria spartana ed essenziale che caratterizzava i primi modelli a vantaggio di un bel po’ di raffinatezza in più. I sedili sono in tessuto naturale con i fianchetti di contenimento laterali in ecopelle marrone abbinati ai pannelli porta. La fascia plancia è in color rame con finiture argento, le stesse utilizzate per il mobiletto centrale, sul quale è montato l’inedito selettore di guida Terrain Control.Panda Cross conserva però l’ottima visibilità delle sue progenitrici, data dalle linee semplici, e una certa praticità, come la facilità d’accesso o il capiente vano porta oggetti aperto, posizionato sulla plancia lato passeggero.Avviato il motore della Twin Air in prova e impugnato il volante rivestito in pelle con comandi integrati, le sensazioni di guida non si discostano da quelle che vi abbiamo raccontato dopo aver guidato la versione 4×4 “standard”.La prima marcia è molto corta, quasi fosse una ridotta; le altre marce (inserite con un cambio piuttosto gommoso negli innesti in verità) sono più lunghe ma tutte spingono bene sin dai regimi più bassi, non appena il turbo entra in funzione.Grazie alle dimensioni compatte e alle sospensioni dalla taratura piuttosto morbida, Panda Cross stupisce per agilità nello stretto e comfort, rivelando le sue ottime doti di city car.Per contro, visto che la sua indole principale rimane pur sempre quella di inarrestabile arrampicatrice, risulta un tantino rumorosa alle alte velocità.Dopo averla guidata, possiamo confermare che la ricercatezza estetica non ha scalfino la propensione all’off-road di Panda Cross, che anzi rispetto alla 4×4 viene ulteriormente esaltata, grazie all’utilizzo di pneumatici M+S di serie e a una nuova funzione che va ad arricchire il già evoluto sistema di trazione integrale “Torque on demand”, ora gestibile attraverso un pratico selettore.A seconda delle condizioni di guida si può infatti scegliere tra tre modalità: Auto, Off-road e Hill Descent Control – quest’ultima è la novità introdotta sul sistema per Panda Cross.Con la modalità Auto la coppia motrice è distribuita in maniera ottimale tra asse anteriore e posteriore a seconda del manto stradale e delle necessità di disimpegno della vettura , che viaggia a trazione anteriore con il 98% della coppia sulle ruote davanti. Quando il fondo diventa scivoloso, o si viaggia su terreni sconnessi, il sistema distribuisce automaticamente la coppia dove serve, grazie al lavoro di un giunto che dosa in modo continuo la trazione sul treno posteriore.In modalità Off-road, la trazione integrale diventa permanente fino a 50 km/h, per rendere più pronta la risposta della vettura, e viene inserito l’Electronic Locking Differential (ELD) che pre-carica la coppia sul posteriore rendendo più veloce l’integrazione del 4×4; inibisce l’intervento dell’ASR, per migliorare il controllo sulla bassa aderenza e sfruttare completamente la coppia motore; e agisce frenando le ruote che perdono aderenza, o slittano più delle altre, trasferendo così la forza motrice su quelle che hanno maggior presa sul terreno. In pratica ha lo stesso effetto di un blocco del differenziale.La vera novità, dicevamo, è l’introduzione della modalità HDC (Hill Descent Control), che abbiamo testato insieme ai collaudatori Fiat sul tracciato fuoristrada del centro prove di Balocco, talmente impervio che in alcuni tratti mostra ostacoli e pendenze degne di un circuito da auto-trial.Il sistema mantiene la vettura a una velocità costante durante una discesa, agendo in maniera autonoma e differenziata sui freni, e può rivelarsi estremamente utile per toglierci d’impiccio da situazioni difficili quali una rampa innevata o una discesa fangosa.

 

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