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Prova Kia Picanto – Cittadina modello

La piccola coreana si rinnova nel look e nelle dotazioni, restando fedele alla formula della city car pratica e versatile.

La Kia Picanto ha il volante che si regola solo in altezza ma ciò non impedisce comunque di trovare una posizione di guida soddisfacente. A conti fatti, calcolando che stiamo parlando di una macchina ultra compatta, anche i passeggeri posteriori non se la passano tanto male. Quattro adulti sul metro e ottanta possono pianificare viaggi a medio raggio senza il rischio che qualcuno accusi attacchi di claustrofobia. Quanto poi al bagagliaio, il volume utile va dai 255 ai 1.010 litri, con peraltro un pratico doppio fondo a rendere più agevole la gestione degli spazi.

Kia PIcanto 2024

Che agilità!

Le dimensioni ridotte giocano chiaramente a favore della maneggevolezza. La Kia Picanto è svelta come un furetto e si dimostra un vero e proprio passepartout in città. In manovra è un gioco da ragazzi capire quali siano gli esatti ingombri della carrozzeria e a facilitare i parcheggi in stile Tetris è anche il diametro di sterzata contenuto. Lo sterzo, tra l’altro, è molto leggero e resta tale pure con il salire della velocità.

Kia Picanto 2024

Un tipo tranquillo

A monopolizzare la scena in occasione di questo primo test drive è stato il piccolo mille a tre cilindri, abbinato al cambio manuale. Si tratta di un’unità che trovo in linea con lo spirito di questa Kia. Ha infatti una erogazione rotonda sin dai regimi più bassi e dà il meglio di sé ai medi, invogliando chi guida a orecchio a snocciolare una marcia dopo l’altra. Inutile invece insistere troppo con l’acceleratore. Anche francobollando il pedale destro al pavimento, il rumore cresce più della spinta in avanti, facendo capire in fretta che la sportività non è affatto nelle corde di questa Picanto.

Kia PIcanto 2024

Sempre sicura

Meglio insomma prendersela con calma. Al di là di una certa rapidità negli inserimenti in curva e un comportamento sempre schietto e prevedibile, pure l’assetto ha una impostazione turistica. Quando si esagera il muso allarga un po’ la linea impostata, ma per rimediare al sottosterzo basta fare la cosa più naturale del mondo, ossia ridurre un pelo l’andatura. Pollice alto infine per il comfort, con le sospensioni che digeriscono bene la maggior parte dei colpi e trasmettono qualche scossone solo sugli ostacoli più secchi.


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