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Prova MG3 Hybrid+ – Ok, il prezzo è giusto (e non solo quello)

Per conquistare il pubblico la MG3 può contare anche su una dotazione adeguata e su consumi contenuti.

La MG3 Hybrid+ accoglie il pilota con un posto di guida dall’impostazione nel complesso corretta. L’unica vera critica può andare al volante, che si regola solo in altezza con una levetta che sporge un po’ sul lato sinistro del piantone. A voler fare i pignoli la seduta resta leggermente distante dal pavimento ma per la maggior parte degli automobilisti questo potrebbe essere addirittura un pregio.

volante MG3 Hybrid+

Anche in seconda fila non si sta affatto male, con centimetri a sufficienza davanti davanti alle ginocchia e sopra la testa.

divano MG3 Hybrid+

Grande affiatamento di coppia

Una volta in movimento è la motorizzazione ibrida a diventare protagonista assoluta. Il sistema Hybrid+ della MG3 può funzionare in diversi modi, con le unità elettrica e termica che possono dare trazione singolarmente o fare gioco di squadra. In pratica fino ai 50 orari è l’unità elettrica a fare tutto il lavoro, fin tanto che la batteria è carica. Tra i 50 e gli 80 è di nuovo l’elettrico a spingere le ruote, con il termico che aziona il generatore. Una volta superati gli 80 è quello a benzina a prendere in mano la situazione, affiancato da un cambio automatico a tre rapporti. Il tutto senza dimenticare che i due propulsori possono anche esprimersi all’unisono quando serve il massimo della potenza.

MG3 Hybrid+

Se tutto questo non fosse messo nero su bianco, tuttavia, si farebbe una tremenda fatica a capire quello che accade sotto il cofano. Ogni passaggio di consegne è infatti discreto e se non si affonda il piede destro con brutalità anche la rumorosità resta contenuta. Quello che si avverte è solo una progressione fluida e brillante, con motori e trasmissione a fare un gioco di squadra efficace.

MG3 Hybrid+

I consumi della MG3 Hybrid+

Il risultato è che la MG3 Hybrid+ si rivela davvero gradevole, come e più delle altre full hybrid che popolano il segmento. Anche messa alla prova su tratti collinari – spesso bestie nere delle macchine dotate per esempio di cambio a variazione continua – la MG se la cava alla grande, con una erogazione sempre regolare e vivace. Per la cronaca il pilota può regolare su tre livelli la frenata rigenerativa (foto in basso), che resta comunque graduale nei suoi interventi, senza arrivare mai ai livelli di decelerazione da guida one pedal. In tutto questo il dato relativo ai consumi che emerge dal computer di bordo è ottimo. Sto parlando di una media di 4,8 l/100 km, che corrispondono a quasi 21 km/litro.

frenata rigenerativa MG3 Hybrid+

Una buona versatilità d’impiego

La percorrenza tra l’altro potrebbe anche migliorare in un percorso strettamente urbano, approfittando magari di quella modalità di guida Eco che io ho snobbato per saggiare le doti dei driving mode Normal e Sport. Tra un set up e l’altro non ci sono comunque differenze clamorose, con Eco che rende tutto un po’ più ovattato e Sport che rende più pronte le risposte all’acceleratore e dà più consistenza allo sterzo. In ogni caso la MG3 Hybrid+ si lascia guidare bene, con una buona maneggevolezza, ingressi in curva puliti e una adeguata tenuta di strada.

MG3 Hybrid+

Anche il comportamento sullo sconnesso non è malaccio. Qualche contraccolpo arriva sulle sconnessioni più brevi e magari anche il rapida sequenza, ma nel complesso il giudizio sul comfort è positivo. Tirando le somme, la MG3 Hybrid+ ha tutte le carte in regola con conquistare una fetta del segmento B e fare ancora meglio di quanto fatto dalla MG4 e dalla MG HS, sulle orme della best-seller di famiglia, la MG ZS.

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