Nel corso degli ultimi dodici mesi in casa Mini hanno rivoltato la gamma come il proverbiale calzino. Scorrendo a ritroso le nostre prove si possono trovare per esempio quelle della Aceman, della Cooper S e della Countryman, a riprova di una profonda voglia di rinnovamento. A completare il quadro arriva ora la nuova Mini Cooper Cabrio, esponente di un segmento, quello della piccole scoperte, spopolatosi negli ultimi anni. La macchina entra in listino con tre motorizzazioni. Quella d’ingresso è la C da 163 CV, cui si affiancano la vivace S da 204 CV e la variante tuttopepe John Cooper Works da 231 CV. Peraltro la sigla JCW identifica adesso anche un allestimento dal look più sportivo, che si somma a quelli chiamati Classic e Favoured. Quanto ai prezzi, la Cooper Cabrio C parte da 32.900 euro, mentre la S costa almeno 35.900 euro. Per la John Cooper Works il primo prezzo è invece di 43.900 euro. Ecco qui sotto lo specchietto con tutti i costi, versione per versione.
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Una linea inconfondibile
Inutile aspettarsi colpi di testa a livello estetico. Dalla cintola in giù la Mini Cooper Cabrio ricalca le forme della sorella con tetto metallico. Con un po’ di occhio clinico si possono notare al limite cerchi di nuova foggia, il cui diametro va dai 16 ai 18 pollici. Scheda tecnica alla mano, ci sono solo pochi millimetri di differenza a livello di lunghezza., che è di 389 cm. Larghezza e altezza sono invece rispettivamente di 174 e 143 cm. L’attenzione finisce così per concentrarsi sulla capote in tela che si apre e si chiude elettricamente agendo su un pulsante. Le due operazioni richiedono 18 e 15 secondi e possono essere fatte anche in movimento, fino ai 30 km/h. Volendo, si può scoprire anche solo la parte anteriore dell’abitacolo, facendo arretrare la capote di 40 cm. Di norma la tela è nera e ma si può avere anche con grafica Union Jack, grigia. I colori disponibili per la carrozzeria sono una dozzina e le possibilità di personalizzazione sono quasi infinite. La John Cooper Works si riconosce per la diversa forma dei fascioni, per gli accenti rossi e per l’estrattore posteriore con scarico centrale.
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La tecnologia che avanza
Anche a livello di arredi la Mini Cooper Cabrio segue le orme della Cooper vulgaris. La plancia è dominata da un touchscreen OLED tondo ad alta risoluzione e da ben 24 cm di diametro. L’infotainment è gestito dal recente Operating System 9, che ha logiche di funzionamento simili a quelle degli smartphone. Le grafiche, collegate alle Experiences, non diverse dalle modalità di guida, sono allegre e gradevoli ma propongono tante informazioni che all’inizio non è facile individuare al primo colpo. Sul mobiletto centrale c’è una plancetta con un po’ di comandi fisici, tra cui il comando di avviamento e il selettore del cambio automatico.
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Non c’è invece traccia di pulsanti e rotelle per la climatizzazione né della strumentazione canonica, rimpiazzata da un head-up display con le informazioni essenziali.
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Nel complesso l’ambiente è piacevole e scanzonato, anche se a livello di qualità percepita si alternano luci e ombre, con qualche dettaglio dall’aria economica. A seconda dell’allestimento i rivestimenti sono in tessuto o in ecopelle Vescin. La John Cooper Works fa ancora storia a sé con sedili sportivi con cuciture a contrasto.
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La gamma motori della Mini Cooper Cabrio
Continuando a trattare la Mini Cooper Cabrio in parallelo alla sorella berlina, emergono differenze pure a livello di gamma motori. Pensata per una clientela un po’ più esigente e sportiva, la variante scoperta rinuncia alla motorizzazione entry level a tre cilindri da 156 CV. Sotto il suo cofano alberga solo il motore quattro cilindri 2.0, declinato in tre livelli di potenza, come accennato all’inizio. Per la C c’è una configurazione da 163 CV, con 250 Nm di coppia massima, che permette di scattare da 0 a 100 in 8,2 secondi e di toccare i 220 km/h. La Cooper S vede invece potenza e coppia salire nell’ordine a 204 CV e a 300 Nm. In questo caso la pratica 0-100 è archiviata in 6,9 secondi e la velocità massima è di 237 km/h. La John Cooper Works, con 231 CV e 380 Nm, alza l’asticella delle prestazioni e abbassa il tempo a 6,4 secondi, pronta ad allungare fino a 245 km/h. A fare da denominatore comune alle Mini Cabrio 2025 è il reparto trasmissione, con un cambio automatico a doppia frizione con 7 marce.