Drive
A proposito di protezione di guida, sulla Skoda Enyaq RS iV è improbabile che a qualcuno venga voglia di regolare il sedile sulla posizione più bassa. La linea di cintura e il cruscotto alti inducono a tenere la seduta più distante dal pavimento. In questo modo si può avere infatti una migliore visibilità in manovra, così come sull’ambiente circostante, quando si procede nel traffico urbano.
In punta di dita
Proprio i percorsi cittadini, con i loro frequenti stop & go costituiscono un ambito in cui la Skoda Enyaq RS iV si può esprimere alla grande, recuperando tanta energia in fase di rallentamento. Questo recupero può essere gestito dal pilota in diversi modi, sia regolando la frenata rigenerativa attraverso le palette al volante, sia selezionando la modalità Brake per il cambio. Con quest’ultima si arriva quasi a una guida one pedal, anche se all’atto pratico per far arrestare la macchina bisogna sempre agire sui freni.
Serve decisione
Il pedale, tra l’altro, ha un intervento molto dolce (direi anche troppo dolce) nella prima parte della corsa, una cosa di cui è bene non dimenticarsi sin dai primi chilometri. Agendo con troppa delicatezza si rischia di dover fare poi una frenata brusca nella seconda parte del rallentamento, quando si scopre di andare ancora più veloci di quanto si vorrebbe.
Carta canta
D’altro canto non si deve dimenticare che la Enyaq RS iV ha prestazioni di tutto rispetto e una stazza importante, come indica la scheda tecnica. Quanto alle prime, la pratica 0-100 è archiviata in 6,5 secondi. Al di là dei numeri impressionano però la brillantezza in ripresa e la disinvoltura con cui si procede a medie elevate. Il pilota può scegliere come sfruttare la coppia selezionando diverse modalità di guida – Eco, Normal, Sport e Traction – anche se alla fine, sotto sotto, è sempre la centralina a decidere quanta coppia erogare e su quali ruote scaricarla.
Punto sul 20
Venendo al peso, la Enyaq RS iV fa fermare l’ago della bilancia tra le 2,2 e le 2,3 tonnellate. La massa si avverte sia in frenata sia tra le curve quando l’aderenza è scarsa. In condizioni ottimali, invece, la tenuta è ottima, grazie anche alle gomme 255/40 – 21 e alla taratura sportiva dell’assetto. L’accoppiata ha come rovescio della medaglia qualche scossone sullo sconnesso e non nascondo che sarei curioso di riprovare l’auto con i cerchi da 20”. Il colpo d’occhio peggiorerà di sicuro un po’ ma la qualità della vita a bordo potrebbe migliorare.
Senza bisogno di presentazioni
Due paroline vanno spese infine sul resto della tecnologia di bordo. La Enyaq RS iV ha dotazione di ADAS completa ed è al passo con i tempi anche per quanto concerne la connettività. Tra i suoi fiori all’occhiello c’è anche il nuovo software ME3 che ottimizza la gestione delle batterie da 82 kWh e regala un’autonomia WLTP superiore ai 500 km. La ricarica può avvenire fino a 135 kW in corrente continua. Grazie alla funzione Plug & Charge molte colonnine, peraltro, riconoscono automaticamente la vettura e la ricaricano senza bisogno che l’utente si identifichi con una tessera o con altre procedure.
Testa o croce?
In definitiva, dalla prossima primavera chi vorrà una Skoda Enyaq RS iV sarà libero di scegliere tra la Coupé, con padiglione spiovente e tetto di cristallo, o la SUV, che costerà – si dice – circa 2.500 euro in meno e garantirà un piccolo vantaggio in termini di capacità del bagagliaio, con 585 litri contro 570. In Skoda sono convinti che la clientela RS punterà più sulla versione più filante, ma non è detta l’ultima parola.