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Prova Skoda Superb Wagon 4×4

Tantissimo spazio, altrettanto comfort e dotazione da ammiraglia: la Superb Wagon è poliedrica ed efficiente

Qualità e comfort da vettura di classe superiore, a un prezzo competitivo. La Superb, ammiraglia Skoda, nella versione Wagon stupisce innanzitutto per l’eccezionale abitabilità, con tantissimo spazio a disposizione sia degli occupanti dei posti anteriori, sia – e soprattutto – per chi può letteralmente distendere le gambe accomodandosi sui sedili dietro. Non a caso la Superb offre il bagagliaio più ampio (633 litri, addirittura 1.865 con i sedili abbattuti) e il maggior spazio posteriore (157 mm alle ginocchia) tra tutti i modelli del segmento.Proposta per la prima volta nel 2001, la Superb ha riportato alla ribalta il nome di un modello storico della Casa: tra il 1934 e il 1949, infatti, era una berlina di lusso. Nel 2009 è stata introdotta la versione Wagon.LIVEIl frontale è importante, con i gruppi ottici dall’aspetto decisamente tecnologico: la Superb Wagon vuole far percepire il suo status di ammiraglia fin dal primo momento, quando la si osserva parcheggiata e si riconosce il logo Skoda in bella vista sopra la cornice cromata, oltre a un’evidente somiglianza con altri modelli della gamma. L’aspetto è austero e allo stesso tempo moderno, nonché attento alla funzionalità grazie ad alcune soluzioni come i fendinebbia integrati; l’ampio ricorso ai LED connota sia davanti sia dietro la vettura.Le motorizzazioni sono concentrate sull’alimentazione a gasolio: fatta eccezione per il 1.4 TSI da 125 cv, tutti gli altri propulsori  sono Diesel, con cilindrate da 1.6 litri (105 cv) e 2.0 litri (potenza massima di 140 0 di 170 cv). Il listino: si va dai 25.260 euro della 1.4 TSI ai 41.840 della 2.o TDI Laurin&Klement DGS 4×4 GreenTec, quotazioni comunque assai competitive rispetto alle principali concorrenti.Skoda Superb Wagon- - 16La Superb è proposta in quattro linee di allestimento: Active, Ambition, Elegance, Laurin & Klement. L’auto in prova, oltre a disporre del cambio a doppia frizione DSG, è anche dotata della trazione integrale. Quest’ultima si avvale della frizione Haldex di quarta generazione, cioè di una frizione a lamelle con comando elettronico. La trazione è normalmente affidata al solo asse anteriore: un’apposita centralina calcola la quantità di coppia da inviare all’asse posteriore quando necessario. Attraverso la pressione variabile sulle lamelle della frizione la coppia viene trasferita all’asse posteriore.DRIVEStrade innevate, autostrada e tanta città: la prova della Superb Wagon è stata lunga e articolata, circa 2.000 chilometri percorsi in tutte le condizioni. Il primo dato che emerge è legato al comfort: grazie allo spazio a bordo davvero molto abbondante, è possibile viaggiare in quattro persone con tanti bagagli al seguito senza rinunciare nemmeno a un centimetro di spazio vitale. Navigatore satellitare, impianto audio con 10 altoparlanti (potenza totale di 300W), regolazione elettrica dei sedili, connessione telefonica Bluetooth: sono tutti elementi che concorrono a rendere il viaggio comodo e rilassante, innanzitutto per chi guida.Il cambio DSG, che offre l’opzione Sport, è come di consueto garanzia di efficienza e facilità d’uso, tanto che lo si dimentica ben presto, concentrandosi sulla guida. L’assetto punta anch’esso al comfort: inutile, quindi, esagerare con la velocità in curva, oppure pretendere un’aggressività che non si addice alla Superb Wagon. Ciò non toglie, comunque, che sulle curve di ampio raggio sia possibile mantenere un ritmo molto buono; allo stesso modo in autostrada e lungo percorsi extraurbani si può sfruttare facilmente l’erogazione regolare e pronta del 2.0 TDI da 170 cv, ottenendo anche consumi molto interessanti, considerate le dimensioni della vettura. Parliamo di 6.8 litri per 100 km, con ampie sezioni cittadine, autostrada a velocità Codice, tratti extraurbani veloci, su una base di circa 2.000 km percorsi.Nel complesso la Superb Wagon è la scelta giusta per chi cerca tanto spazio a bordo, motorizzazioni efficienti, interni curati, una dotazione già ricca e che si può completare con optional interessanti, tutto ciò a prezzi che restano competitivi in rapporto alla qualità dei contenuti tecnici. L’unico limite, soggettivo come sempre quando si parla di design, è l’aspetto un po’ anonimo che sulle prime rende difficile distinguerla dalla Octavia.

 

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