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Volkswagen Polo TGI, il metano conviene ancora?

Ecco come va con motore 1.0 da 90 CV con alimentazione monovalente a gas

Qualità degli interni, facilità d’uso della tecnologia, dotazione

All’interno la Polo è ben fatta come sempre, con materiali di prima scelta soprattutto nella zona alta e gli schermi a dominare la scena. La strumentazione digitale (Digital Cockpit) è sempre di serie e il display centrale può essere da 6,5, 8 e 9,2 pollici. I comandi sono ben disposti e dopo pochi minuti si ha la sensazione di aver sempre guidato questa Polo. L’abitabilità posteriore? Di ottimo livello: quattro adulti fino al metro e 90 viaggiano senza problemi. Peccato solo che manchino, almeno sull’allestimento Life, le bocchette d’aerazione posteriori (che sulla “cugina” Skoda Fabia, invece, ci sono) e le maniglie al tetto.

Dotazione da grande

Un grande passo avanti la Polo restyling lo fa sotto il profilo della dotazione, di cui vi citerò solo alcune voci. Le luci a LED di serie per esempio, o le Matrix LED a richiesta, con le quali è compresa la fascia a LED nella calandra. Sempre di serie sono la strumentazione digitale e il volante multifunzione ridisegnato. Quanto ai sistemi di infotainment, vantano l’Online Connectivity Unit e l’e App-Connect Wireless (di serie dall’allestimento Life).

Soprattutto, la Volkswagen Polo restyling offre di serie per la prima volta, sulla top di gamma Style, il Travel Assist. Con questo pacchetto il  cruise control con regolazione automatica della distanza ACC (anche predittivo) e l’assistenza per il mantenimento della corsia Lane Assist si fondono in un nuovo sistema che consente la guida parzialmente automatizzata di livello 2 fino a 210 km/h. Detto della dotazione, torniamo un attimo dentro, nello specifico nella parte posteriore dell’abitacolo.

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