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Prova Volkswagen T-Cross 2024 – Un piccolo SUV che pensa in grande

Abbina la sostanza di sempre a un'aria più stilosa e moderna. Ecco come va e quale comprare.

Confezionata sulla base della piattaforma MQB-A0 – la stessa della Polo, tanto per capirci – la Volkswagen T-Cross 2024 sembra “piccola” solo nelle dimensioni esterne e quando si fa manovrare senza patemi anche negli spazi angusti. Per il resto si dimostra “più macchina” di quanto si potrebbe forse pensare a prima vista. Il suo bello è proprio questo e le permette all’occorrenza di vestire i panni di prima o unica auto di casa senza lo spiacevole effetto “vorrei ma non posso”. Ce ne si accorge già un po’ accomodandosi al posto di guida. Leggermente rialzato, accoglie bene i piloti di qualsiasi taglia. Inoltre con gli upgrade fatti a livello di materiali, l’interno ha un’aria più raffinata e trasmette un’idea di qualità sconosciuta all’edizione precedente.

posto di guida Volkswagen T-Cross 2024

Questione di feeling

E la sensazione di consistenza non viene meno neppure una volta in movimento. Sin dai primi metri lo sterzo mostra di trovare un buon compromesso tra leggerezza e feeling rivelandosi uno strumento efficace tra le mani del pilota. Il resto lo fanno una buona insonorizzazione e il valido lavoro delle sospensioni, anche se, scegliendo cerchi di grandi dimensioni, si deve mettere in preventivo qualche lieve contraccolpo sulle buche più secche.

Volkswagen T-Cross 2024

La T-Cross 2024 è agile e si destreggia bene anche tra i tornanti, senza per questo perdere coerenza e precisione quando si prova a prendere d’infilata le curve più ampie. Certo, questa Volkswagen non si può definire sportiva, perché non ha il physique du rôle e le prestazioni di una hot hatch. Tuttavia – e nonostante il baricentro altino – mette in mostra un buon dinamismo, avvantaggiata da una massa ragionevolmente contenuta.

Volkswagen T-Cross 2024

Consigli per gli acquisti

In Volkswagen sono convinti che buona parte della clientela si orienterà sulla versione da 95 CV a cambio manuale in versione Edition Plus e li capisco. Per quanto riguarda l’allestimento concordo in pieno: Style e R-Line sono qualcosa di assai sfizioso ma ciò che aggiungono è perlopiù etichettabile come superfluo. E a ben vedere anche la motorizzazione da 95 CV fa tutto quel che serve. Ha un’erogazione abbastanza corposa sin dai regimi medio-bassi e permette di guidare anche in maniera allegra, supportata da un buon cambio.

Volkswagen T-Cross 2024

Facendo il signore con i vostri soldi, suggerisco però di scegliere la T-Cross da 115 CV a cambio DSG. Al di là della maggior gradevolezza del motore, che sfoggia un po’ più di smalto, trovo vincente la scelta del cambio robotizzato. La sua presenza rende ogni viaggio in mezzo al traffico più rilassante, senza nulla togliere al piacere di guida, complice anche la presenza delle palette per la selezione manuale delle marce.

Le ultime annotazioni sono per il Travel Assist e gli ADAS. Un plauso va al sistema di mantenimento della corsia. Il sistema è abbastanza abile a tenere la T-Cross tra le righe senza bruschi interventi, non soltanto in rettilineo ma anche quando la strada piega un po’ da una parte e dall’altra. E tutto sommato positivo è anche il giudizio sul cruise control adattivo. A dir poco snervante è invece l’adeguamento automatico della velocità ai limiti incontrati sulla strada. Non che sia colpa della T-Cross, sia chiaro, ma con imposizioni folli in corrispondenza di cantieri e zone a 30 km/h che non terminano mai, l’utilizzo del sistema sulle strade italiane pare assai problematico al giorno d’oggi.

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