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Prova Volvo EX90 e XC90 – Du SUV is megl che uan

Con prezzi e dimensioni simili, si può scegliere tra un modello elettrico e uno ibrido.

Dopo aver annunciato diverso tempo fa che dal 2030 avrebbe prodotto solo auto elettriche, Volvo ha fatto dietrofront. Lunga vita, dunque, ai modelli che sotto il cofano mantengono anche un motore termico. Bandiera di questo nuovo corso revisionista è la Volvo XC90, che con il model year 2025 si presenta aggiornata e tirata a lucido. Per lei la Casa parla addirittura di terza generazione, anche se la nuova edizione non è frutto di un progetto nato da zero. È invece una profonda rivisitazione della serie precedente, della quale mantiene però le dimensioni esterne. La Volvo XC90 è dunque lunga 495 cm, larga 193 e alta 177, con un passo di 298.

Volvo XC90 2025

Un volto nuovo

Dal punto di vista estetico la XC90 2025 si evolve e segue le orme delle sorelle elettriche, capitanate proprio dalla EX90 di cui parlerò più avanti. Il risultato è un look più moderno ed essenziale. Il principale elemento caratterizzante è un frontale inedito, con i fari a LED che disegnano l’ormai tipico Martello di Thor. Anche in coda i gruppi ottici cambiano forma e firma luminosa.

Volvo XC90 T8

Stesso discorso anche per gli arredi, che appaiono ridisegnati. La plancia in particolare, si sviluppa più per linee orizzontali e appare confezionata con materiali più che mai ricercati. Al centro fa bella mostra di sé un nuovo display da 11,2 pollici, che ricorda quello visto sulla EX30. In altre parole, lo schermo non è solo più grande, ma è anche reattivo e ha una risoluzione più altaTutto gravita nell’orbita di Google, con Google Assistant integrato, al pari di Maps e Play. Anche Apple CarPlay è comunque standard. Il mobiletto centrale è a sua volta riprogettato, con un pozzetto specifico per le lattine alte e strette e una base diversa per la ricarica wireless degli smartphone.

Volvo XC90 T8

Una gamma elettrificata

La Volvo XC90 può essere ordinata dallo scorso autunno e ora i primi esemplari sono finalmente arrivati in Italia. Due le motorizzazioni disponibili, entrambe ibride. La prima è la B5 mild hybrid da 250 CV, che sfrutta un’inedita unità a benzina a ciclo MillerLa seconda è poi la T8 plug-in hybrid da ben 455 CV, 310 sviluppati dall’unità endotermica e 145 da quella elettrica, accreditata di un’autonomia di circa 70 km. Per il model year 2025 si parla di migliorie a livello di sospensioni, che sfruttano con un avantreno a quadrilateri e retrotreno integral link. L’assetto standard prevede la tecnologia Frequency Selective Damping, ma a richiesta si possono avere avanzate sospensioni pneumatiche autolivellanti a controllo elettronico. I prezzi, come mostra lo specchietto qui sotto, partono dagli 81.200 euro della XC90 B5 Core e arrivano ai 101.000 euro della XC90 T8 Ultra.

Una e trina

Entrare nel merito delle dotazioni di serie vorrebbe dire doversi districare in una vera giungla, Giusto per dare comunque qualche indicazione di massima, la Core entry-level (se così si può dire…) monta già di serie i fari Matrix LED e cerchi in lega da 20 pollici, che diventano da 21 nei due allestimenti superiori. La versione Plus mette sul piatto tra le altre cose anche un impianto audio Harman Kardon Premium Sound e il sistema di aerazione Purifier. L’allestimento Ultra, infine, si arricchisce poi del Visual Park Assist a 360°, dell’Head-Up Display e di molto altro ancora, compreso un grande tetto panoramico apribile. Neanche a dirlo, la suite dei sistemi di assistenza alla guida è sempre super completa e promette standard di sicurezza da prima della classe. Tra le chicche disponibili spicca un impianto stereo Bowers&Wilkins High Fidelity.

Volvo XC90 2025
Volvo XC90

Spazio per tutti e per tutto

Quale che sia l’allestimento scelto, la XC90 può trasportare fino a sette passeggeri. I sedili anteriori si possono avere anche riscaldabili, ventilati e con funzione massaggiante. La conformazione delle poltrone è spesso un fiore all’occhiello delle auto Volvo e questo modello non fa eccezione. La fila centrale offre una sistemazione ottimale mentre viaggiando nelle retrovie va messo in preventivo qualche piccolo disagio. Facendo avanzare un po’ il divano, tuttavia, si crea spazio sufficiente per scongiurare attacchi di claustrofobia anche nei viaggi a medio raggio. Reclinando le file posteriori, tra l’altro, si ottiene un piano di carico piatto e per stivare a bordo oggetti voluminosi si può approfittare di un portellone molto ampio. La capacità va dai 262 ai 1.816 litri a seconda della posizione assunta dai sedili.

Volvo XC90
Volvo XC90

Una grande passista

Se questa Volvo si dimostra un gran bel mezzo su cui macinare chilometri non è comunque solo per una questione di abitabilità e di sedili comodi. Da una parte la qualità delle finiture e l’efficacia dell’impianto di climatizzazione rendono l’ambiente interno accogliente e ben vivibile. Dall’altra la buona capacità di assorbimento delle sconnessioni e la silenziosità fanno della XC90 una grande passista. Certo, con una macchina del genere, dotata di una così spiccata attitudine al viaggio, il massimo sarebbe poter contare su un motore turbodiesel. Tuttavia in Svezia hanno da tempo voltato le spalle al gasolio e un sistema plug-in hybrid è quello che cerca di non farlo rimpiangere tanto.

Volvo XC90
Volvo XC90

Scatta ma non è agile

Di sicuro l’ibrido è vincente a livello di accelerazione, con uno scatto 0-100 in soli 5,4 secondi. A livello di consumi, invece, gli 1,4 l/100 km dichiarati lasciano il tempo che trovano nell’uso reale. Una volta esaurita l’autonomia elettrica (che si ripristina in circa tre ore), si devono mettere in preventivo percorrenze medie bassine, perché un due litri turbo da 310 CV non è il massimo per smuovere un bestione da 2,3 tonnellate. Con una massa simile in gioco – e vista l’impostazione generale della XC90 – non c’è da avere grandi velleità sportive. La precisione è buona nel misto veloce, ma i tratti più guidati vanno affrontati con calma e senza irruenza. La trazione integrale garantisce una buona motricità in ogni condizione, anche sui fondi a bassa aderenza. Tuttavia i chili e l’abbinamento tra cerchi e pneumatici sconsigliano di spingersi fuoristrada su terreni troppo accidentati. E adesso passiamo alla sorella elettrica.

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