Una delle roadster più affascinanti mai realizzate, oltre che una delle vetture più “anziane” della gamma BMW, presentata nell’ormai lontano 2009 e aggiornata nel 2013: Z4 attende da tempo un radicale rinnovamento. Un cambio di passo che non rinneghi le origini e al tempo stesso ne attualizzi la linea, da sempre uno dei punti di forza; magari portando in dote un nome nuovo. Ad esempio Z5…Bye bye tetto in alluminio. Secondo rumors fondati, Z4 dovrebbe tornare alla capote in tela senza tradire la configurazione d’abitacolo a due posti “secchi” e la posizione di guida d’altri tempi, fortemente arretrata e ribassata. Il pianale – e si tratta di una novità epocale – dovrebbe essere inedito e derivato dalla collaborazione con Toyota. Voci di corridoio, in proposito, parlano di una scocca in alluminio e CFRP (carbonio misto a poliuretano termoplastico) sull’onda di quanto destinato alla coupé ibrida i8 e di quanto sperimentato dalla concept Toyota FT-1. Variazioni che dovrebbero portare a un sostanzioso alleggerimento rispetto al modello attualmente nelle concessionarie che, nel caso della versione sDrive 28i, mossa da un 4 cilindri 2.0 turbo a iniezione diretta di benzina da 245 cv e 260 Nm di coppia, ferma l’ago della bilancia a 1.400 kg.La partnership con Toyota dovrebbe consentire alla Casa nipponica di sfruttare la medesima piattaforma per la realizzazione di una propria sportiva, vale a dire l’erede della Supra. La nuova roadster tedesca, che come accennato potrebbe adottare la denominazione Z5, vedrebbe sostanzialmente confermata l’attuale gamma motori, composta da unità a 4 e 6 cilindri benzina con potenze da 156 a 340 cv, così come il classico schema che vuole il propulsore all’avantreno e la trazione al retrotreno. Restano avvolte da un alone di mistero le versioni 4WD o ibrida, mentre è quasi certo il ritorno a listino di una M, probabilmente mossa dal medesimo 6 cilindri in linea 3.0 biturbo da 431 cv appannaggio di M4 Coupé.