L’uomo è seduto al centro della stanza. Buio. Spalle poggiate allo schienale. Immobile. Guarda fisso una parete. Intonsa. Disegna traiettorie con la mente. Sinuose. Si perde in un sogno. Immaginifico. Il lampo attraversa l’aere. Folgore. L’uomo si desta. È tempo di prepararsi. Per diventare leggenda deve vincere altri 9 mondiali…
Sarà Sébastien Ogier il pilota da battere nel WRC 2014. Il neocampione del mondo rally si presenterà al via della stagione iridata al volante della macchina favorita, la collaudata e vincente Polo R WRC. Vettura mai tanto in forma quanto oggi, dato che nei test precampionato in vista sia del Montecarlo, il cui start è previsto a metà gennaio, sia della Svezia, appuntamento d’inizio febbraio caratterizzato da condizioni artiche, la WRC Volkswagen è apparsa più veloce e affidabile che in passato. Modificata in pochi, pochissimi dettagli e con un assetto più agevole da regolare grazie all’esperienza maturata lo scorso anno. Ciò dovrebbe porre il transalpino nelle condizioni ideali per vendicare il Monte 2013, concluso in seconda posizione alle spalle del mai amato conterraneo Sébastien Loeb, per poi cercare il bis in Svezia, prima vittoria 2013 dell’era Polo R WRC. Ogier verrà affiancato dal finlandese Jari-Matti Latvala, l’anno scorso messo in ombra dal compagno di squadra, ma apparso insolitamente aggressivo e bellicoso, pur non essendo uno specialista dell’asfalto, nei recenti test pre Montecarlo.
13 appuntamenti iridati. Con l’addio allo storico Rally dell’Acropoli, in calendario dal 1973, sostituito dal round polacco di fine giugno. E un vuoto assordante: il 9 volte (consecutive) campione del mondo Sébastien Loeb non sarà della partita. Impegnato a tempo pieno con Citroën nel WTCC, non replicherà l’esperienza 2013 che lo vide part time al volante di DS3 WRC. Presente a quattro appuntamenti, dei quali due conclusi vittoriosamente (Montecarlo e Argentina), la scorsa stagione venne accolto col calore di un ghiacciolo da quanti speravano di essersene definitivamente liberati, provocando un attacco di bile tanto a Ogier quanto al compagno di squadra (Citroën) Mikko Hirvonen. Il finlandese, designato inizialmente quale erede ideale del cannibale alsaziano, è stato in realtà suonato come una zampogna anche dallo spagnolo Dani Sordo: unico “non Loeb” a portare la vettura francese sul gradino più alto del podio (rally di Germania). Una batosta tanto sonora da costringere Hirvonen a riparare in Ford, più precisamente da quel Malcom Wilson (team M-Sport) che ha sempre creduto in lui e con il quale ha ottenuto i migliori risultati della propria carriera.
Alla corte M-Sport, ma iscritto sotto i colori del team satellite polacco Lotos WRT, vi sarà anche l’ex pilota di F1 Robert Kubica, laureatosi campione 2013 nella serie minore WRC2. Kubica disporrà di una Fiesta RS WRC identica alla vettura di Hirvonen. Non è però la compagine Ford, orfana dell’impegno diretto della Casa, a impensierire il team Volkswagen. Bensì la debuttante Hyundai. L’entrata in lizza del costruttore coreano ha ridato slancio a una serie apparsa asfittica dopo il ritiro dei team ufficiali Ford e Mini. Al punto che si vocifera di un possibile ritorno di Toyota e, udite udite, del Gruppo Fiat. Più probabilmente con il marchio Lancia. Quest’ultimo rumor fiaccato da un unico difetto: se ne parla da dieci anni, ma di WRC a Balocco (proving ground Fiat) e dintorni non se ne vedono. Tanto vale credere a Babbo Natale. C’è più poesia e si rischiano minori disillusioni.
Nel 2014 il team Hyundai sarà composto dal citato Dani Sordo, che prenderà parte ad alcuni appuntamenti iridati al volante d’i20 WRC, e da Thierry Neuville, prima guida e astro nascente del panorama rallistico mondiale, secondo nel ranking 2013. Sordo si alternerà al finlandese Juho Hänninen, campione europeo 2012 e specialista della neve, e all’australiano Chris Atkinson. E Citroën? Il team che sino al 2012 aveva bastonato tutti ha pagato a caro prezzo il ritiro di Loeb. Quando il “serial winner” è stato della partita, DS3 WRC ha dimostrato di essere costantemente da podio, ma una volta allontanatosi l’alsaziano sono emerse svariate difficoltà. Per il 2014 saranno l’irlandese Kris Meeke e il norvegese Mads Østberg a portare in gara la World Rally Car francese. Una scelta, quella Citroën, decisamente coraggiosa. Meeke e Østberg hanno infatti dato prova di ottime doti velocistiche, ma nemmeno fossero due boscaioli, nel 2013 hanno abbracciato platani e pini in quantità. Riusciranno a non sbriciolare una scocca al mese?
Infine un cenno alle vetture. Tutte le WRC condividono, per regolamento, la motorizzazione 4 cilindri in linea 1.6 turbo 16V a iniezione diretta di benzina abbinata a una trasmissione sequenziale a 6 rapporti. Comune anche il sistema anti lag, definito comunemente bang bang, che annulla il ritardo di risposta della sovralimentazione alle pressioni dell’acceleratore mantenendo in rotazione la turbina anche in fase di rilascio. Un risultato ottenuto mediante valvole bypass e l’iniezione di benzina nel condotto di scarico, dove il calore provoca continue combustioni che muovono la girante. Nel 2011, anno in cui vennero bandite le WRC 2.0 turbo in favore delle 1.6, è stata confermata la trazione integrale permanente, ma i differenziali sono ora di tipo meccanico anziché elettronico sia all’avantreno sia al retrotreno, laddove l’unità centrale è stata vietata al pari del cambio al volante, sostituito dalla “tradizionale” leva per gli innesti sequenziali. Il peso minimo, da regolamento, si attesta a 1.200 kg, la flangia del sistema d’aspirazione a 33 mm e la potenza eccede di poco i 300 cv.
Appuntamento a metà gennaio per l’anteprima del Rally di Montecarlo, con una nutrita serie di video dedicati ai test pre campionato e l’analisi della gara. RED seguirà tutti gli appuntamenti del WRC 2014. Stay tuned!
La sintesi video della stagione 2013
Gli Highlights del Rally di Montecarlo 2013, primo appuntamento iridato
Giorno1
http://youtu.be/3cdYuAP1dT8
Giorno2
http://youtu.be/WMn6FDAe2Ik
Giorno3
http://youtu.be/vf2O5aYzB2o
Giorno 4
http://youtu.be/8NFoTurGxTo