Sorprendente. Assetto, freni e cambio sono i punti di forza della compatta sportiva nipponica. Nel misto stupisce per prontezza negli inserimenti, limitata tendenza al sottosterzo e reattività del retrotreno. Caratteristica, quest’ultima, che consente di sfruttare il sovrasterzo in rilascio così da rendere ancor più rapida l’entrata in curva. Il rollio è pressoché inesistente, mentre l’unica smagliatura è rappresentata dal 4 cilindri 1.6 16V aspirato a benzina, dotato sì di fasatura variabile e condotti d’aspirazione lucidati, ma contraddistinto da un’erogazione sin troppo dolce e progressiva, avara di quella dose d’adrenalina che non stonerebbe al cospetto di una vettura così efficace nei cambi di traiettoria. Grazie al peso di 1.045 kg scatta comunque da 0 a 100 km/h in 8,7” e raggiunge i 195 km/h. Rovescio della medaglia, la scarsa voracità di giri del propulsore si ripercuote sulla percorrenza media, degna di una tranquilla berlina e pari a 15,6 km/l. Se l’assetto è al top, non sono da meno sterzo e cambio: il primo pronto nella risposta e caratterizzato da una servoassistenza non eccessiva, a tutto vantaggio del feeling alle velocità più elevate, il secondo forte d’innesti precisi e scarsamente contrastati sebbene la corsa della leva risulti un po’ lunga. 17.900 euro ben spesi!