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Prova nuova Opel Grandland: una Plug-in Hybrid che farà dimenticare il turbodiesel?

L'ultima generazione della grande SUV Opel è spaziosa e pratica. E con il powertrain PHEV da 195 CV prova a far stare insieme vivacità ed efficienza

La Opel Grandland è cresciuta: l’attuale generazione della SUV tedesca, che ha debuttato nel 2024, è di quasi una spanna più lunga della precedente (misura 465 cm da un paraurti all’altro), oltre che di qualche centimetro più alta e larga. L’insieme è imponente, ma l’equilibrio dei volumi, assieme agli spigoli e alle nervature che ne spezzano le superfici, donano alla carrozzeria un certo slancio. Anche perché i grandi cerchi – che possono essere da 19” oppure da 20” – riempiono bene i passaruota.

Nuova Opel Grandland

Nuova Opel Grandland: motorizzazioni e prezzi

Protagonista di questo test è la Plug-in Hybrid 195 e-DCS7, che ha un prezzo base di 42.500 euro; si pone come alternativa più raffinata e prestante rispetto alla ibrida mild, che ha 136 CV invece di 195 ma è più a buon mercato (si parte da 35.500 euro). Completa l’offerta la Opel Grandland full electric, con prezzi compresi fra i 40.950 e i 53.450 euro e potenze di 213, 230 e 320 CV.

Nuova Opel Grandland

L’unica della gamma con trazione 4×4 anziché anteriore è la EV più prestante, e non viene riproposto il turbodiesel disponibile nella precedente generazione. La nuova Opel Grandland utilizza la piattaforma STLA Medium di Stellantis, che era stata introdotta con la Peugeot 3008 (anche il marchio francese fa capo al medesimo gruppo).

Nuova Opel Grandland

Elettrificazione robusta

Il cuore endotermico della Opel Grandland PHEV è un quattro cilindri da 1,6 litri capace di 150 CV (la mild hybrid, invece, impiega un 1.2 a tre cilindri, anch’esso turbobenzina). Il suo partner a corrente eroga invece 125 CV – dunque i 195 CV di sistema sono risultato di una somma non algebrica – ed è integrato nel cambio robotizzato e-DCS7 a sette rapporti. Stando ai dati ufficiali, la “robusta” parte elettrica consente di marciare a emissioni zero fino a 140 km/h e di contare su un’autonomia WLTP di 87 km. Valore, quest’ultimo, che non sembra utopico, essendo il powetrain completato da una batteria agli ioni di litio da i 17,9 kWh (utilizzabili) di capacità.

Un buon equipaggiamento di base

Già in allestimento Edition, quello base, la Opel Grandland ha una dotazione più che soddisfacente. Framolto altro include il cruise control adattativo e il mantenimento di corsia, il climatizzatore a due zone e la refrigerazione dell’ampio vano ricavato nel bracciolo centrale. Altrimenti c’è la GS (3.000 euro in più), con selleria in tessuto/PVC anziché solo tessuto, poltrone con regolazioni più complete anche elettriche (quella di guida è certificata AGR) e, volendo, ventilate e massaggianti. Disponibili pure accessori qualificanti come l’head-up display o i finestrini con isolamento acustico incrementato.

Nuova Opel Grandland

Touchscreen “panoramico”

La Opel Grandland GS offre pure l’infotainment con il largo e schiacciato touchscreen da 16” anziché da 10”, che integra il navigatore e l’assistente vocale con ChatGPT. Ma va detto che questo sistema multimediale – che pure supporta Apple CarPlay e Android Audio senza fili – è disponibile anche all’interno di pacchetti di accessori che “avvicinano” la Edition alla GS senza farle perdere la relativa convenienza economica.

Nuova Opel Grandland

Inoltre, quale che sia l’allestimento, l’abitacolo appare ben rifinito, con assemblaggi curati, materiali dall’aspetto robusto (oltre che attenti all’ambiente, essendo in gran parte riciclati) e soluzioni convincenti anche riguardo l’estetica, nonostante la presenza di diverse superfici in plastica rigida.

Nuova Opel Grandland

Opel Grandland: l’abitabilità non delude

Le poltrone sono ampie, e tutt’altro che costrittive al dispetto della sagoma sportiva. Bene anche l’abitabilità posteriore: lo spazio per le gambe non manca (l’auto ha un passo di 278 cm), e l’eventuale quinto passeggero non è di troppo, grazie pure al divano e al pavimento poco rialzati al centro. Molti i portaoggetti, fra i quali una vasca ricavata sotto il tunnel. Quest’ultimo ospita anche la piastra per la ricarica dello smartphone, protetta da uno schermo fumé.

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La soglia del bagagliaio dista un’ottantina di centimetri dal suolo e perciò crea qualche difficoltà con le valigie pesanti: un difetto comune ad altre SUV. Ma ciò non toglie che il vano sia ampio e funzionale: capace di 550 litri, può essere ampliato fino 1,645 litri grazie allo schienale suddiviso in tre sezioni (40:20:40) ed è dotato di doppiofondo e di pavimento rialzabile.

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