Il posto guida ampiamente registrabile aiuta a trovare velocemente la posizione ideale, e il compatto volante schiacciato ai poli si impugna con naturalezza; peccato solo che il pulsante d’avviamento nella plancia resti celato dalla corona. Ben congegnato lo schermo da 10” che costituisce la strumentazione: potrebbe sembrare troppo minimalista rispetto ad alcune soluzioni della concorrenza, ultra-personalizzabili e zeppe di informazioni, ma vince per funzionalità e leggibilità.

Termico ed elettrico: una coppia affiatata
Durante la presentazione alla stampa, la Opel Grandland Plug-in Hybrid 195 e-DCS7 è stata definita “autobahn-proof”. Perché promette 220 km/h di velocità di punta, andatura ormai consentita soltanto su alcuni tratti autostradali tedeschi: un dato effettivamente notevole per una PHEV. Ma dal momento che il test s’è svolto in Spagna, non ho potuto verificarlo… Quanto, invece, ai 7,8 secondi ufficiali nello scatto da 0 a 100 km/h, mi sono parsi alla portata della vettura.

Il robotizzato? Lasciate fare a lui
È chiaro che per svegliare il lato grintoso di questa Opel Grandland va selezionata la modalità Sport: in tal il motore termico – che agli alti regimi fa sentire il suo rombo – e quello elettrico collaborano per fornire le massime prestazioni anziché per contenere i consumi. Perciò lo spunto è vivace e nei sorpassi la spinta convince: complici i 350 Nm di coppia complessiva, si guadagna in fretta velocità. Possibile anche comandare il cambio robotizzato dai paddle al volante, ma i tal caso gli innesti sono un po’ “telefonati”. Ergo, è meglio lasciar lavorare l’e-DCS7 in modalità automatica.

La massa c’è, ma (quasi) non si sente
La guida è piacevole: lo sterzo, non pesante da ruotare, restituisce un buon feedback e lo stesso vale per l’impianto frenante. Inoltre, l’ESP non risulta invasivo nemmeno quando si alza il ritmo, e fra le curve la Opel Grandland se la cava meglio di quanto le sue quasi due tonnellate di massa lascerebbero immaginare. Le sospensioni non sono sofisticate (al retrotreno c’è un classico schema a ponte torcente, mentre le multilink sono appannaggio delle Grandland elettriche), ma impiegano ammortizzatori con assorbimento selettivo delle frequenze: il risultato è un discreto controllo del rollio, ottenuto senza troppi sacrifici in fatto di comfort sullo sconnesso.

Opel Grandland: alla spina fino a 7,4 kW
Quando si seleziona la modalità EV, la Opel Grandland imposta un rapporto fisso e si muove in silenzio come qualsiasi normale auto elettrica. Ma qui vale il presupposto che una PHEV venga utilizzata a emissioni zero principalmente sui tragitti brevi, e per contenere il peso e i costi si è rinunciato al caricatore DC (quello necessario per utilizzare le colonnine rapide e abbreviare le soste). Dunque la ricarica da rete può avvenire soltanto in corrente alternata, a 3,7 o (con caricatore opzionale) a 7,4 kW: in quest’ultimo caso si fa il “pieno” in meno di 3 ore.

A proposito di batteria, c’è la funzione, denominata “Hold e-Save” che permette di non intaccarne il livello, conservando la carica per poterla utilizzare in un secondo momento, magari per accedere a una ZTL. Questo perché, in condizioni standard e finché c’è energia disponibile, anche in modalità Hybrid il sistema tende a privilegiare la trazione elettrica. La logica è quella di contenere il più possibile consumi ed emissioni (per quelle di CO2, il valore omologato WLTP è di appena 19-21 g/100 km).

Non è astemia ma ci prova
Nel classico funzionamento ibrido la Opel Grandland è silenziosa, con il 1.6 che interviene al bisogno – magari se si chiede prontamente potenza – e con grande fluidità. Partendo con la batteria carica e guidando col piede leggero l’auto sembra “andare coi vapori di benzina“. E sebbene nel mondo reale gli oltre 100 km/l ottenuti in fase di omologazione assumano un sapore di leggenda, guidando fra città e strade extraurbane ho letto nel display medie anche superiori ai 40 km/l. È scontato che quando la batteria va giù le percorrenze si ridimensionano, ma gli orfani del turbodiesel sappiano che con un po’ di attenzione si riescono a spuntare i 16-17 km/l da computer di bordo.