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Prova nuova Opel Mokka – Sono come tu mi vuoi

La SUV compatta firmata Opel è stata rinfrescata dentro e fuori. In versione elettrica è piacevole da guidare ma più cara della vivace ibrida. Resta in listino anche la più abbordabile endotermica

Ho guidato due versioni della nuova Opel Mokka: la Hybrid 136cv DCT6 e l’elettrica. Le quali si assomigliano come due gocce d’acqua, anche se la prima ha prese d’aria leggermente più grandi e un doppio terminale di scarico cromato che le dona un tocco di sportività. Per forza di cose più “pulita” la vista posteriore della sorella a batteria, identificabile pure dall’inequivocabile lettera “e” applicata al portellone.

Nuova Opel Mokka

Opel Mokka Hybrid: due motori ben “mixati”

Inizio con la Opel Mokka Hybrid, che conta su un impianto a 48 volt con motore elettrico da 28 CV integrato nel cambio robotizzato a doppia frizione e sei marce. L’unità a corrente è alimentata da una batteria agli ioni di litio ricaricata dal tre cilindri e dal sistema di recupero di energia. Il complesso è abbastanza potente da muovere l’auto a zero emissioni per brevi tratti, almeno finché si guida con il piede leggero, e questo porta vantaggi sia in termini di silenziosità, sia, ovviamente, nei consumi. E quando prende vita, il 1.2 turbo lo fa fluidamente e senza strappi.

Nuova Opel Mokka

Ecologica con verve

Dico subito che la Opel Mokka non è un’ibrida pigra. Lo sprint è vivace e si guadagna velocità in fretta: secondo la Casa bastano 8,2 secondi per raggiungere i 100 km/h da fermo, e la punta massima è di 209 km/h. Il robotizzato a doppia frizione è dolce e puntuale nel funzionamento automatico, ma non è un cambio sportivo: certo, consente di selezionare i rapporti dai paddle al volante, se non fosse che in questo caso risponde con poca prontezza. Più che discreta l’insonorizzazione: i fruscii non disturbano e il tre cilindri fa sentire soltanto quando viene spinto a regimi elevati.

Nuova Opel Mokka

Curva con “fermezza”

Fra le curve la Opel Mokka è agile e intuitiva, e anche aumentando il ritmo non sembra di guidare una vettura rialzata: le sospensioni, ancorché non troppo rigide, controllano bene il rollio, e lo sterzo, tutt’altro che pesante da ruotare, rimanda il giusto feeling. Non c’è da lamentarsi nemmeno dei consumi, almeno stando ai dati forniti dal computer di bordo: anche senza ricorrere alla modalità Eco, ma anzi utilizzando spesso la Sport (nel mezzo c’è la Normal), dopo un percorso che comprendeva tratti urbani e tortuose strade collinari ho letto nel cruscotto medie fra i 16 e i 17 km/l.

Nuova Opel Mokka

Opel Mokka Electric: e ora, silenzio

Lasciando il volante della Hybrid per quello della Opel Mokka Electric colpisce… l’assenza di rumore. Riflessione banale, d’accordo, ma il confronto diretto con la variante endotermica elettrificata fa risaltare la differenza. Inoltre qui i cavalli a disposizione sono 156, quindi 20 in più, e anche la coppia – peraltro immediatamente disponibile – è superiore: 260 Nm invece di 230. Il rovescio della medaglia è che c’è da muovere una massa di 1.500 kg , oltre 200 kg in più rispetto a quella dell’ibrida.

Nuova Opel Mokka

La spinta è pastosa

Scorrendo i numeri della scheda tecnica scopriamo che in questo caso la velocità di punta è limitata a 150 km/h, e pure che la Opel Mokka Electric paga 8 decimi di ritardo nello “0-100”. Se però ci concentriamo sulle sensazioni, scopriamo la piacevolezza di una spinta fluida ed energica, specialmente in modalità Sport (mentre in Eco diventa davvero soft): volendo, si può tenere un passo allegro con poco impegno. E, a meno di non esagerare, l’inerzia dovuta ai kg in più, dovuti sostanzialmente alla presenza della batteria (che è nel pavimento) risulta quasi impercettibile: l’assetto è equlibrato e le reazioni sempre neutre.

Nuova Opel Mokka

Se schiacci “B” quasi non usi i freni

Con una pressione sul tasto “B” nel tunnel si può incrementare l’effetto del sistema di recupero dell’energia e quindi il freno motore: è una possibilità utile perché consente di ottenere decelerazioni importanti solo rilasciando l’acceleratore, rende la guida più divertente (giudizio personale) e può anche far guadagnare qualcosina in termini di autonomia.

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Opel Mokka “e”: automomia e tempi di ricarica

A proposito di autonomia, stando ai dati ufficiali riferiti al ciclo WLTP si coprono fino a 403 km. Basandomi sulla percorrenza residua stimata dal computer di bordo a fine test, ipotizzo che il valore realistico possa attestarsi fra i 300 e i 350 km. Per quanto riguarda la ricarica, la Opel Mokka Electric accetta fino a 11 kW in corrente alternata e fino a 100 kW in corrente continua: secondo la Casa, significa che nelle migliori condizioni si può riportare il livello della batteria all’80% in meno di mezz’ora.  

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