Il fatto che si stata presentata in anteprima al Salone di New Dehli, che abbia debuttato in Brasile, che sia prodotta in India, rende bene l’idea della mission della Ford EcoSport. L’ultima versione della piccola SUV Ford (EcoSport è il nome di una vettura prodotta fin dal 2003 e venduta fino al 2012 oggi solo in America latina) è una vera e propria world car, auto globale destinata a oltre 100 mercati che deve vedersela con clienti dalle esigenze più disparate. Le nostre le conosciamo bene, l’utente italiano è attento alla linea, alle mode, alla dotazione hi-tech, e, ultimamente anche ai consumi. Tutte doti che non sembrano far difetto alla Ford EcoSport, che arriva a presidiare un mercato in forte espansione (+9% rispetto al 2012) e a completare la gamma dei SUV Ford a fianco di Kuga (medie dimensioni) e di Edge (grandi dimensioni). È evidente che Ford ha tutto l’interesse ad essere presente in un segmento in forte crescita e che, oltre agli attori protagonisti del momento, vedrà presto l’arrivo di nuovi modelli Volkswagen Taigun la prima, ma poi anche Toyota, Honda, Jeep, e Fiat), a spartirsi una torta che è meglio iniziare a mangiare per primi…LIVEGli stilemi del Kinetic design che caratterizza la gamma Ford sono evidenti e regalano alla SUV compatta di Ford una linea moderna e sportiveggiante, il tocco “avventuriero” arriva anche dalla ruota di scorta esterna sul portellone posteriore che fa tanto SUV, ma che allunga la EcoSport (che altrimenti con i suoi 4 metri secchi sarebbe in assoluto la più corta del segmento) di 23 cm. Ma l’atteggiamento da vera fuoristrada non è solo dovuto all’immagine, anche all’atto pratico la EcoSport mostra una certa attitudine all’estremo. La sua altezza da terra è infatti superiore alla media del segmento (200 mm), il che le regala una profondità di guado di ben 550 mm, un dato che visto come si conciano le nostre città quando piove potrebbe venir buono anche dalle nostre parti.Insomma, la Ford EcoSport non è una cittadina vestita da fuoristrada, ma ha pretese da fuoristrada vera (anche per sopportare le angherie delle strade che si trovano in certe parti del mondo in cui è già in vendita), per questo motivo suona strana l’assenza della trazione integrale (che arriverà tra due anni) o almeno di qualche sistema di assistenza al grip come ad esempio proposto da Peugeot per la sua 2008.Se quindi da fuori la EcoSport si atteggia a fuoristrada, all’interno vuole fare respirare aria da berlina, soprattutto in considerazione del fatto che l’unico allestimento disponibile ha una dotazione completissima che lascia fuori dalla lista solo la vernice metallizzata e l’interno in pelle. Tutto il resto (cerchi in lega, clima automatico, assistenze elettroniche alla guida, infotainment con sistema Sync e APP link che “parla” con il vostro smartphone) è compreso nel prezzo che parte dai 19.500 euro per la EcoSport motorizzata con il quattro cilindri 1.500 benzina 110 cv (questa motorizzazione è disponibile anche con cambio automatico a 6 rapporti a 20.500 euro) per arrivare ai 21.000 della 1.6 TDCi 90 cv. In mezzo troviamo il tre cilindri 1.0 Ecoboost da 125 cv quotato 20.500 euro. Tra le novità introdotte dalla Ford EcoSport c’è anche quella della vendita. Per la prima volta in casa Ford un’automobile è stata venduta solo sul web. Si tratta della Ecoboost Limited edition realizzata in 500 esemplari di cui 95 sono arrivati in Italia e saranno consegnati a Febbraio 2014 ai rispettivi e frettolosi proprietari. Poi a marzo le Ecoboost arriveranno definitivamente sul nostro mercato.DRIVEL’approccio con la SUV compatta di casa Ford è quello di una auto soprattutto pragmatica gli affezionati del marchio dell’ovale blu troveranno aria di casa a bordo della EcoSport, perché il cruscotto, la strumentazione e la console centrale sono uguali a quelli di Fiesta e di BMax. Lo spazio a bordo è notevole anche in altezza e la luminosità dell’abitacolo è uno dei piacevoli punti di forza della EcoSport che offre una posizione di guida rialzata che consente di dominare il traffico studiandolo dall’alto. Inoltre, la dotazione completissima accontenta anche i più esigenti, e il bagagliaio, pur non facendo gridare al miracolo con i suoi 375 litri (705 a divanetto abbassato) riesce ad essere tra i migliori della categoria.L’impatto quindi non è male, soprattutto considerando che la EcoSport nasce anche per paesi dove l’attenzione a queste finezze non è così fondamentale (non è un caso che per le vetture destinate all’Europa alcune finiture siano state migliorate). I materiali nel complesso sono quelli tipici delle Ford piccole, con la presenza di qualche plastica un po’ croccante soprattutto nel cruscotto. Inoltre c’è abbondanza di vani (20), utili per riporre molti oggetti, ma sono quasi tutti aperti, l’unico chiuso e il cassettino davanti al passeggero. Trovare la posizione di guida più adatta è questione di poco, volante e sedile si regolano in ogni direzione, la connessione del telefono con il sistema sync è rapida come con tutte le altre Ford, ma non si può fare a meno di notare come qualche auto della concorrenza offre al driver qualcosa in più anche in termini estetici sfruttando schermi touch screen.La EcoSport è molto compatta, non ci fosse la ruota di scorta esterna (che fa tanto SUV, ma è altrettanto esposta ai furti) la sua lunghezza sarebbe di quattro metri tondi, ovvero circa 16 centimetri in meno rispetto alle concorrenti più compatte. Il che la rende sicuramente molto ben gestibile nel traffico dove si manovra con agilità, grazie anche a un diametro di sterzata molto ridotto (10,50 metri) e a uno sterzo che offre un ottimo feeling e rappresenta un giusto compromesso tra leggerezza e sensibilità. Non ci sono problemi quindi a manovrare e nemmeno a parcheggiare (visto il raggio di sterzata ridotto), a livello pratico resta un unico dubbio dato proprio dalla ruota esterna che ruba quei fatidici 23 centimetri e dal portellone ad apertura laterale che sicuramente non aiuta nell’accesso al bagagliaio quando si è parcheggiati in fila.La solidità di un progetto nato per affrontare le strade più disparate in tutto il mondo appare evidente una volta alla guida, la EcoSport non è leggerissima pesa 1.350 chili (stesso peso della Mokka, 100 in più ad esempio rispetto alla Peugeot 2008 e 200 in più rispetto alla Captur), questo offre una grande sensazione di solidità una volta al volante. Promuovo in pieno l’assetto indovinato e la valida distribuzione dei pesi, nonostante il baricentro sia piuttosto alto, la EcoSport non manifesta rollii e/o beccheggi evidenti coricandosi poco anche affrontando i curvoni ad alta velocità. Una efficacia telaistica che sorprende proprio in virtù del fatto che la Ford è più alta da terra rispetto alle rivali. In questo la Ford si distanzia un po’ da alcune concorrenti spiccatamente SUV (che offrono doti di guida sicuramente meno interessanti) avvicinandosi più a quello che posso offrire dinamicamente Renault Captur e Peugeot 2008. La guida quindi convince, e i motori?Il quattro cilindri 1600 TDCi fa quello che può ma non è un mostro di grinta. Qui il peso da spingere è consistente e accelerazione e ripresa non sono certo il punto di forza della EcoSport che, a dirla tutta, invita a prendere le cose piuttosto con calma, senza attendersi scatti da dragster. Di fatto questa motorizzazione è molto elastica (anche un pelo ruvida) e la disponibilità di coppia anche ai bassi non è per niente male, ma la massa consistente da spingere fa si che forse si vorrebbe qualche cavallino in più, soprattutto in fase di sorpasso quando occorre scalare un paio di marce per avere uno spunto vincente.Peccato poi manchi la sesta marcia che a velocità autostradali farebbe girare il motore a regimi più riposanti. A 130 orari siamo a poco meno di 3.200 giri il motore frulla un po’ facendo arrivare nell’abitacolo la sua voce. Durante il test con molte salite abbiamo consumato 7 litri per 100 km. Se è lecito attendersi che la parte del leone sul mercato la faccia sicuramente il motore a gasolio, il motore EcoBoost 125 cavalli non va assolutamente trascurato. Ancora una volta questo incredibile tre cilindri dimostra come una sua possibile applicazione non presenti problemi anche su vetture di diversa estrazione e di diversa massa rispetto alla leggera Fiesta. È davvero un motore ben riuscito, elasticissimo, non raggiunge la coppia ai bassi del diesel ma non è nemmeno troppo lontano, consentendo di usare poco il cambio e fornendo in cambio accelerazioni più vivaci del 1.600 TDCi. Inoltre vibra meno, ed è pure molto più silenzioso (in assenza del rumore del motore si percepiscono però un po’ di più i fruscii aerodinamici) soprattutto alla velocità di crociera. Vero, dovrete far fronte a consumi leggermente superiori (7,6 litri per 100 km durante il nostro test) ma non così tanto da pensare di non prenderla in considerazione, anche perché se dalla vostra EcoSport vorrete tirare fuori un po’ di brio, questo è il motore più adatto.