24 giugno, 4 luglio. Dieci giorni di fuoco per il gruppo FCA, dieci giorni in cui in rapida successione le luci della ribalta si sono accese su Giulia, l’auto del rilancio di Alfa Romeo, e sulla nuova Fiat 500, city car e icona dello stile italiano nel mondo.Inutile sottolineare come e quanto la city car italiana abbia fatto storia e sia stata parte della stessa epopea italiana dal Dopoguerra a oggi. Nata il 4 luglio del 1957 su progetto di Dante Giacosa – a Torino amano celebrare gli anniversari – è tuttora il modello più rappresentativo della gamma Fiat. Un modello che piace tantissimo alle ragazze (i maschietti amano la Abarth) ma che, in generale, da quando si è rinnovato nel 2009 è stato scelto da ben 1.500.000 clienti nel mondo. Ne hanno apprezzato lo stile, la compattezza, le possibilità di personalizzazione, cresciute in quest’ultima versione che punta, secondo quanto dichiarato dagli uomini Fiat, anche a essere un modello unisex. Più “trasversale, quindi.LIVELa vedi sul palco e ti chiedi in cosa sia cambiata. Eppure in Fiat dichiarano che sono oltre 1.900 i particolari riprogettati. Il team capitanato da Roberto Giolitto, in effetti, ha lavorato bene, di fino. Del resto quando si mette mano a un grande classico occorre stare molto attenti. Rovinare tutto è più facile che migliorare. Ecco perché non ci sono andati con la mano pesante, anche se alla fine la Nuova 500 è davvero nuova e te ne accorgi quando la vedi di fianco alla precedente. Soprattutto sono “gli occhi” a cambiare. Tecnologia LED per fari anteriori DRL (le luci diurne che riprendono la sagoma dello “0” della scritta 500) e posteriori, che ora sono composti in pratica da una cornice di LED che circonda la carrozzeria. Retronebbia e faro di retromarcia si spostano in basso, nel fascione. E cambia anche il frontale con un nuovo baffo e un’inedita calandra 3D che integra i fari fendinebbia con cornice cromata. Le novità più rilevanti sono riservate all’abitacolo, dove debutta il sistema d’infotainment UConnect corredato di touchscreen da 5 pollici – la versione da 6,5 pollici non troverebbe spazio – con interfaccia Bluetooth, connettore AUX, porta USB e comandi vocali. Un upgrade che ha costretto i designer a ridisegnare la plancia, operazione riuscita molto bene e che migliora la qualità percepita all’interno dell’abitacolo, grazie anche ad altri interventi come il nuovo volante, il cruscotto interamente digitale, il portaoggetti anteriore dotato di sportello e l’impianto audio Beats da 440 Watt.Più qualità, più sicurezza (aumentano le prestazioni dell’impianto frenante) e più possibilità di personalizzazione, grazie a una combinazione praticamente infinita di verniciature (due nuove tinte) e interni, cui si aggiungono le versioni “second skin” bicolore o con temi particolari nella parte alta della carrozzeria, con le collezioni Camu, Ethnic, Comic, Lord, Navy. Le second skin sono realizzate direttamente in fabbrica e costano come una normale vernice.Novità anche sotto al cofano perché con la Nuova 500 debuttano due nuovi motori Euro 6, un benzina 1.2 ECO da 69 cv e 99 g/km di CO2 e l’ultima evoluzione del 1.3 Mjet da 95 cv e 89,9 g/km CO2. La bella notizia riguarda i prezzi, che non cambiano rispetto alla precedente versione: si parte dai 13.600 euro della versione POP 1.2 benzina per arrivare ai 17.100 della versione Twin Air da 105 cv.DRIVEL’aria è rovente a Torino il 3 luglio. Non solo per l’anticiclone ma anche perché tante nuove 500 aspettano di essere provate. Un giorno importante, senza dubbio, accompagnato da tanti eventi come la 500 Night, con le concessionarie aperte fino alle 24. Del resto è giusto così per quella che per il gruppo FCA è una vera e propria star e quindi merita il massimo delle attenzioni. Mi accomodo su una 500 color corallo (uno dei due colori nuovi, molto bello). Noto subito che finalmente il cassettino ha lo sportello, la consolle è dominata dal display non enorme ma che si usa molto agevolmente, mentre non sono stati spostati i comandi dei vetri elettrici, che restano al centro della plancia. È bella, riuscita stilisticamente e ben fatta quanto a materiali, colori e accoppiamenti.La nuova 500 va considerata praticamente una 2+2 perché i sedili posteriori sono ospitali solo con chi non è molto alto di statura; davanti invece ci si sta alla grande, giocando con tutte le regolazioni offerte da sedili e volante.Agile come uno scoiattolo, ben piazzata grazie all’assetto azzeccato e allo sterzo (soprattutto se si usa il dualdrive in posizione “city”) molto leggero, la Nuova 500 si muove in città con una capacità di sgattaiolare nel traffico inferiore solo a quella di uno scooter. Il 1.2 eco con cui l’abbiamo provata per un breve giro nei dintorni di Torino non è una forza della natura, fa il suo in città ma se si pretende di dare un senso alla parola accelerazione, magari in salita, è meglio pensare al Multijet o iniziare a darsi da fare con il cambio.Tuttavia questo motore ha un comportamento molto fluido e lineare: se non avete velleità sportive va bene così, la guida grazie all’ottima sezione telaistica resta comunque gratificante. Gli interventi non hanno toccato la parte posteriore, in particolare il lunotto, che rimane piccolo e non aiuta nelle manovre in retromarcia. Per questo motivo consigliamo di non rinunciare ai sensori di parcheggio. Cosa è rimasto della 500 che conoscevamo? Tutto. Cosa c’è di nuovo? Tanto, dettagli che messi uno accanto all’altro fanno la differenza. Quale differenza? Dopo aver visto la nuova, guardi la precedente e sembra già vecchia. Saperci fare con il design significa anche questo.