Meno di tre metri, quattro posti, un comportamento dinamico quasi da sportiva e un diametro di sterzata record. Insomma, detto in poche parole, un’automobile geniale con un nome che rende giustizia al progetto: iQ. Peccato che il prezzo non sia stato altrettanto geniale, perché altrimenti la piccola Toyota sarebbe stata un successo commerciale. Decisamente troppo cara per sfondare, ciò non toglie che la iQ resti un’automobile incredibile per le soluzioni che porta con sé. Sarà anche per questo che Toyota l’ha scelta per il primo passo verso il “full electric”.
La iQ EV dovrebbe essere il primo veicolo completamente elettrico nella gamma delle tre ellissi: il condizionale è d’obbligo visto che la iQ EV sarà presentata a Parigi sotto forma di concept e Toyota non sembra avere particolare fretta di metterla in produzione. Nonostante il nome condiviso con la versione dotata di motore a scoppio, la iQ EV è tuttavia abbastanza differente. Intanto è un po’ più lunga, da 298 centimetri si passa a 312; cambia il peso che cresce di 125 kg a causa delle batterie che in questo caso sono raffreddate a liquido.
Verniciature bicolore e vari accorgimenti per migliorare l’aerodinamica (copricerchi lenticolari, prese d’aria quasi assenti) rendono la iQ EV riconoscibile. Il motore elettrico eroga 47 kW (64 cv) e 163 Nm di coppia ed è in grado di spingere la iQ da 0 a 100 km/h in 14 secondi e fino a 125 km/h, garantendo però solo 85 km di autonomia, un po’ pochini per poter combattere ad armi pari con Smart (110 km) o le elettriche del gruppo PSA (ION e C0 assicurano 130 km di autonomia).