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Tutor attivi, ecco dove sono, come sapere se sono accesi, quanto si paga di multa

Sempre in agguato misurano la velocità meda in un tratto autostradale più o meno lungo. Parliamo dei famigerati Tutor. Sapere dove sono come funzionano e quando sono accesi può evitare molti problemi.

Tutor attivi: non c’è niente di peggio che prendere l’autostrada per partire per le vacanze e rovinarsele subito dopo essere stati colti alla sprovvista con il piede che spinge un po’ troppo sull’acceleratore. Vuoi per fretta, vuoi per distrazione, capita spesso di non far caso alla velocità, soprattutto se la strada non è piena di macchine, ma bisogna prestare attenzione ai Tutor. Come ben sapete, infatti, questi dispositivi di rilevamento non misurano semplicemente la velocità puntuale come fa l’Autovelox fisso o mobile che sia, ma misurano la media tra due punti i cosiddetti “varchi”. In presenza di uno di questi dispositivi vi consigliamo caldamente di non esagerare con l’acceleratore.  

Mappa Tutor Attivi 2022

I dispositivi di rilevamento della velocità media, lo ricordiamo, sono stati spenti a fine maggio 2018 in seguito a una decisione della Corte d’appello di Roma a causa della contraffazione del brevetto da parte di Autostrade per l’Italia. Riattivati a partire da fine luglio del 0219, con la denominazione SICVe-PM e una tecnologia differente, continuano a crescere di numero, anche se lentamente. Ecco dove sono stati “accesi” gli ultimi, ricordando che è sempre possibile avere gli aggiornamenti sul funzionamento dei tutor attivi, tramite l’app MyWay di Autostrade per l’Italia, oppure collegandosi alla pagina specifica sul sito della polizia di stato 

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