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Volvo Concept Recharge, il futuro elettrico del marchio svedese passa da qui

I piani futuri di Volvo sono molto chiari e si possono riassumere in due parole: sicurezza ed elettrico. Per spiegare meglio la direzione che prenderà il brand svedese, la Casa ha svelato la nuova Concept Recharge, ovvero il prototipo che anticipa le novità di tutti i modelli futuri

Se si dovesse affiancare un nome in particolare alle parole auto e sicurezza questo nome non potrebbe che essere Volvo. Il marchio svedese è da sempre in prima linea per quanto riguarda il tema “safety”. Impossibile non ricordare quando – nel lontano 1959 – mise a disposizione di tutti i costruttori, non brevettandola, l’innovativa cintura di sicurezza a tre punti di ancoraggio. A distanza di anni la filosofia del marchio non è cambiata, e la Volvo Concept Recharge ne è la conferma. Stiamo parlando di un’auto figlia dell’attenzione per la sicurezza, per l’ottimizzazione degli spazi e per  l’elettrificazione. Sottolineiamo  anche come il tema dell’elettrificazione svolga, e svolgerà, un ruolo fondamentale nel presente e nel futuro del brand: entro il 2040 tutti i veicoli marchiati Volvo saranno disponibili solo con motorizzazioni 100% elettriche.

Volvo Concept Recharge - foto studio tre quarti anteriore

Volvo XC90

Prima di iniziare a parlare della Volvo Concept Recharge, fermiamoci per un attimo nel presente e vediamo quali saranno le novità che debutteranno sulla prossima generazione di Volvo XC90. L’ammiraglia svedese sarà infatti la prima auto del marchio ad essere equipaggiata con i Lidar e gli Adas evoluti.

Volvo XC90 Recharge 2021

Questo è possibile grazie all’utilizzo della piattaforma Spa2, la quale darà vita anche alla prima XC90 con propulsione completamente elettrica. La prossima generazione di XC90 vedrà presumibilmente anche l’arrivo di sterzo e freni by wire. Proprio come succede per l’acceleratore, anche sterzo e freni non saranno più collegati direttamente alla meccanica dell’auto, ma verranno gestiti elettronicamente. Una soluzione pensata per facilitare la gestione delle fasi di guida automatizzata di livello 3 (e superiore).

Volvo Concept Recharge

Analizzando la Volvo Concept Recharge non si può fare a meno di notare le due anime contrastanti, ma perfettamente coese, che vivono all’interno di questo concept. Da una parte (ri)troviamo la classica station wagon che da sempre caratterizza il marchio svedese. Dall’altra troviamo una nuova piattaforma che sottolinea la volontà di Volvo di proiettarsi in un futuro ancora più sicuro e sostenibile.

Volvo Concept Recharge - foto studio posteriore

Difficile immaginare come sarà la versione definitiva di quest’auto dato che stiamo ancora parlando di un concept, ma guardando le immagini sembra proprio che i fari anteriori a martello di Thor e i fari posteriori a forma di “L” che da qualche anno accompagnano l’intera gamma saranno presenti anche sulle prossime generazioni.

Piattaforma

Volvo Concept Recharge - foto studio

La casa svedese ha “sfruttato” la Concept Recharge per mostrare i contenuti che saranno disponibili sulle future auto del marchio, che lo ricordiamo, saranno solo elettriche. Al contrario della XC40 Recharge però le Volvo elettriche dei prossimi anni non saranno basate su piattaforme pensate per motori termici, ma su piattaforme dedicate solo ed esclusivamente all’elettrico. Una soluzione che – come ben sappiamo – è in grado di garantire maggiore spazio all’interno dell’abitacolo, grazie all’assenza del motore nella zona anteriore e grazie alle batterie poste sotto il pianale.

Interni

Volvo Concept Recharge - foto studio interni

Oltre che più spaziosi, gli interni della Volvo Concept Recharge – e di tutte le elettriche future – saranno anche più minimalisti. A dominare l’abitacolo ci sarà l’infotainment touch da 15” a sviluppo verticale. I Lidar – realizzati dalla Luminar – non saranno disponibili solo su XC90 ma arriveranno, ovviamente, anche sul resto della gamma elettrica. Nel caso della Concept Recharge il sensore Lidar troverà posto nella zona del tetto in modo da riuscire a rilevare tutti i dati possibili dall’ambiente esterno.

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