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Bici vs Scooter across Milano

Il re della città è lui, lo scooter. Ma la bicicletta elettrica lo insidia da vicino. Qual è il mezzo più rapido per gli spostamenti cittadini? Per rispondere a questa domanda abbiamo messo a confronto la Bottecchia BE2 26” a pedalata assistita e lo scooter Yamaha Xenter 125

Lo scooter a ruote alte da molti anni è leader indiscusso nel mercato delle “due ruote da città”. I numeri diffusi dal Ministero dei Trasporti parlano di 100.000 scooter (solo tra i modelli a “ruote alte”) venduti in Italia nel 2012. Le bici elettriche però, visti i costi d’acquisto sempre più bassi, si stanno ritagliando il loro spazio (e che spazio! il settore delle bici elettriche è in enorme espansione e non conosce crisi), non solo nelle metropoli in rapida urbanizzazione come quelle dei mercati emergenti, dove c’é necessità di trasporto a basso costo. Sarà infatti per la crisi, o probabilmente per l’esigenza crescente di riconciliarsi con l’ambiente, ma anche nelle città italiane si vedono sempre più biciclette elettriche. La bici è sempre più uno dei mezzi privilegiati per il trasporto strettamente urbano, basti pensare che rispetto a solo 5 anni fa le bici circolanti in città sono aumentate di 10 volte.I tempi sono maturi per un confronto tra queste due tipologie di mezzi, pensati specificamente per la mobilità urbana. Vediamo quindi come si comportano per le strade cittadine la Bottecchia BE2 26” e lo Yamaha Xenter 125, e soprattutto qual è il mezzo più rapido per attraversare Milano, teatro della sfida. RIDEStazione di Porta Genova, ore 10 di un giorno lavorativo qualsiasi, il traffico imperversa. L’arbitro della sfida ci consegna le buste con indicata la meta stabilita che, prendendo spunto dal percorso del “Trofeo Tartaruga” organizzato da Legambiente, è il Palazzo della Regione, posto dall’altra parte della città. La sfida non prevede regole particolari, se non quella (ovvia) di rispettare il Codice della strada.“BE” sta per bicicletta elettrica ma il nome corretto è “a pedalata assistita”: se fosse a sola propulsione elettrica bisognerebbe targarla e sarebbe obbligatorio indossare il casco, quindi dovrebbe seguire le regole degli scooter. Di sicuro questo è l’uovo di Colombo per mezzi come questi, ti fanno spostare velocemente, non devi assicurarli, non sei obbligato a usare il casco (anche se lo consigliamo fortemente) e soprattutto non consumano benzina. La batteria poi te la porti in casa e la ricarichi come quella di un cellulare. Il vero problema? l’esposizione ai furti ancora maggiore rispetto a quella di uno scooter.Per innescare l’intervento del motore elettrico è sufficiente  far girare i pedali: basta una pressione minima, il motore inizia a spingere e lo sprint della Bottecchia diventa fulmineo se rapportato a quello di una bicicletta tradizionale. La potenza è regolabile su cinque livelli come indica il display sul manubrio, che segnala anche il livello di carica della batteria. La potenza massima è di 250W, in grado di spingere la Bottecchia fino a 25 km/h, limiti entrambi imposti dalla legge.Il motore dello Xenter ci ha stupiti positivamente, facendo registrare uno spunto degno di cilindrate superiori; il monocilindrico Yamaha, inoltre, è molto silenzioso e praticamente non vibra. Lo scooter giapponese dimostra di saper affrontare agevolmente le asperità tipiche delle strade cittadine, dai tombini al pavé: merito delle grandi ruote da 16” ma anche delle sospensioni, molto scorrevoli; a sorprendere è soprattutto l’efficacia dell’ammortizzatore posteriore, sia per la capacità di assorbimento dei colpi sia per per quel che riguarda il feeling di guida. Le ruote da 16”, poi, ispirano immediata confidenza, incidendo anche sulla posizione di guida, avanzata ed eretta, molto naturale, che permette un ottimo controllo dello scooter.Le ruote della Bottecchia BE2 sono da 26 pollici, come quelle delle mountain bike tradizionali. Rispetto a quelle da 28”, tradizionalmente scelte per le bici da città, la maneggevolezza migliora. Il motore è posto nel mozzo della ruota anteriore, per equilibrare i pesi e ridurre lo sforzo della pedalata a motore spento. La trazione del motore è anteriore, perciò considerata la spinta dei pedali la Bottecchia BE è una vera e propria 2X2. Afferandola nella parte centrale del telaio e sollevandola (per esempio per superare una scalinata), la bici appare perfettamente in equilibrio, anche se i 27 kg di peso in questa operazione si fanno sentire. La sezione allargata degli pneumatici poi, insieme alla forcella ammortizzata, permette alla BE 26” di superare con sicurezza e facilità gli ostacoli più comuni delle strade cittadine. I componenti della Bottecchia sono di buon livello, dal cambio Shimano TX 50 a 7 velocità ai freni di tipo V-Brake, potenti quanto basta per arrestare la bici anche da 25 km/h.Quanto all’impianto frenante del nostro scooter in prova, lo Xenter monta un disco anteriore di 267 mm di diametro e un tamburo posteriore certo non appariscente ma efficace. Entrambi i veicoli hanno dimostrato la loro praticità nell’impiego cittadino, soprattutto per quanto riguarda la capacità di carico: la Bottecchia monta di serie portapacchi anteriore e posteriore, oltre al cestino. Ottimo risultato anche per lo Xenter, che dispone di una pedana piatta e molto ampia, in grado di alloggiare anche oggetti ingombranti, come una cassa d’acqua minerale o una borsa di grosse dimensioni. Lo spazio per le gambe è notevole, e anche i piedi sono meno “costretti” rispetto a quanto accade su altri concorrenti. A proposito di praticità, non c’è bisogno di portarsi la bici in casa per ricaricare la batteria, che è amovibile. Però, per sollevare la batteria stessa, bisogna necessariamente togliere la sella.E i consumi? Quelli dello Yamaha Xenter sono molto interessanti: con un po’ di attenzione si riescono a sfiorare i 30 km/l. Durante la prova della Bottecchia, caratterizzata da continue ripartenze e con il livello di potenza del motore sempre al massimo, siamo riusciti a percorrere oltre 30 km: ciò significa poter stare in giro tutto il giorno senza timore di tornare a casa con la sola forza delle gambe.Veniamo alla prova principale di questo confronto, quella cronometrica. Chi ha tagliato per primo il traguardo? La Bottecchia BE2 26” o lo Yamaha Xenter 125? Pur con il vantaggio di non aver alcun limite di circolazione e quindi ti poter “tagliare” scegliendo il percorso più breve (è transitata ad esempio sopra il ponte pedonale di Porta Genova e all’interno del cortile del Castello Sforzesco), la bici ha dovuto cedere il passo allo scooter: cronometro alla mano, infatti, è di ben 2 minuti e 30 secondi il vantaggio dello Xenter, passato sotto la bandiera a scacchi dopo 16 minuti netti dalla partenza contro i 18 minuti e 30 secondi necessari alla Bottecchia. Lo scooter, ad oggi, secondo la nostra prova, resta il mezzo più rapido per attraversare una metropoli come Milano. Domani chissà: quando le piste ciclabili saranno adeguate agli standard nordeuropei o almeno alle promesse dei nostri amministratori, probabilmente la bici sarà non solo il mezzo più economico e meno inquinante, ma anche quello più veloce.  

 

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