Da questo approccio è nato il concetto Sqaero (acronimo di square e aero), che abbina le qualità di entrambi i disegni, ossia rigidità, robustezza e leggerezza con aerodinamicità e velocità. Perfezionato con un anno di prove nel Low Speed Wind Tunnel (una sorta di galleria del vento a basse velocità) di San Diego, il telaio Sqaero 50/25 è un monoscocca in fibra di carbonio, caratterizzato da profilo e dimensioni inusuali: sulla Exploro il down tube è da 50 mm, dimensione commisurata alle maggiori sezioni delle gomme, in grado di deviare i flussi di aria sul profilo delle borracce per chiudersi oltre il tubo sella, da 25 mm, sulla ruota posteriore. Anche il tubo sterzo, il cannotto sella e i foderi obliqui condividono il profilo Sqaero mentre i foderi bassi hanno una sezione tradizionale ma un disegno asimmetrico, che permette di contenere la lunghezza del carro in soli 415 mm ed è compatibile con lo standard GravelPlus, ossia può ospitare gomme road da 700c, gomme gravel/ciclocross da 700c con sezione fino a 40 mm e gomme mountain/road da 650b con sezione fino a 2,1″, mantenendo il medesimo ingombro. Nello specifico, l’abbinamento consigliato da 3T è con le sue ruote Discus da 700c e Discus Plus da 650b.
Se sulla carta sembra tutto molto intrigante, sappiate che nel mondo reale le cose diventano ancora più interessanti, visto che gli uomini 3T promettono un risparmio di 7 Watt a 20 miglia orarie (32 km/h) o 24 Watt a 30 miglia orarie (48 km/h), rispetto a un telaio con tubi a sezione tonda della stessa misura e con la medesima geometria, in tutte le condizioni, sporco o pulito, con gomme road o gravel o mtb, con o senza borracce… caratteristica che in 3T hanno addirittura registrato con un marchio, RealFast.Il passaggio cavi è interno e, a seconda del tipo di trasmissione scelto (Di2, eTap, meccanica, 1x o 2x), si abbina uno dei guida-cavi specifici, forniti con il kit. Per il freno a disco posteriore è previsto l’attacco post-mount per rotori da 160 mm mentre, sul lato opposto, troviamo il forcellino del cambio amovibile, soluzione scelta per facilitare le fasi di montaggio/smontaggio della ruota. Entrambi i perni sono passanti, da 12 mm dietro e 15 mm all’anteriore e la scatola movimento è un classico BB386Evo.
Le qualità aerodinamiche di un telaio sono ben accette, ovvio, ma se vi si abbina anche una posizione in sella efficace ed efficiente è ancora meglio. La geometria della Exploro è realizzata proprio per questo, per garantire una pedalata aggressiva ma confortevole, con una combinazione di angolo sterzo/trail tale da offrire maneggevolezza e precisione sia on, sia off-road.Sono stati previsti alcuni accorgimenti raffinati come gli attacchi sul toptube compatibili con le bento box da triathlon o le borse X-Lab, Dark Speed e Apidura; vi è la possibilità di scegliere fra due configurazioni di montaggio dei portaborraccia, ossia due sui tubi verticale e obliquo oppure uno solo, fissato più in basso, sul tubo obliquo.La compatibilità con la guarnitura prevede un massimo di 36/50 denti nel caso di doppia corona e 46 o 50 denti nel caso di corona singola offset o flat.
La Exploro è disponibile solo come kit, comprendente telaio, forcella e reggisella, declinato in due versioni, LTD e Team, che differiscono per la forcella, il peso (950 g la prima e 1.150 g la seconda), il prezzo (4.200 euro contro 3.000 euro) e il colore (Stealth Black e Racing White).