All’appello rispondono Astana, Bahrain Merida Pro Cycling Team, oltre a Cannondale e BH nel mondo Mountain: un elenco che serve a capire come il marchio Prologo si muova bene in ambiti dove prestazione e comfort viaggiano sempre ad almeno 90 pedalate al minuto.Prologo fa parte del gruppo Velo Enterprise, che produce la mostruosa cifra di 15 milioni di selle l’anno. Nello specifico Prologo presidia il mercato con ben 250 mila unità annue grazie a un catalogo ricco di proposte.QUALE E COME SCEGLIERE?La risposta la dà il programma Myown per definire la sella che meglio si adatta alle specifiche di ogni singolo ciclista. Si basa sul valore del BMI (Body Mass Index, l’indice di massa corporea), la misurazione della larghezza delle ossa ischiatiche e infine la flessibilità della zona lombare della schiena. Pochi minuti e il gioco è fatto: Prologo determina con l’algoritmo del programma di misurazioni statiche la sella ideale e alcune varianti, per capire quale si adatta meglio a un determinato fisico.L’importanza della sella è nota, tanto per i professionisti quanto per gli amatori impegnati diverse ore al giorno in allenamento e la domenica in gara. Le conseguenze di una scelta sbagliata – come ci spiegano durante l’identificazione del modello adatto a noi – hanno forti ripercussioni, non solo per l’indolenzimento delle parti basse e delle articolazioni, ma anche del busto e degli arti superiori.ESPERIENZA E CONFRONTOConosco Prologo per aver provato nell’arco di una stagione diverse selle ricevute in prova da colleghi e amici: è la situazione tipica del debuttante. Benché correttamente posizionato in sella fin dalle prime uscite ho accusato i tipici indolenzimenti della zona perineale, oltre all’altrettanto consueto formicolio delle dita delle mani. Con la lista dei problemi comuni a buona parte dei neofiti, mi presento in Prologo e in pochi minuti, dopo aver incrociato le informazioni nel database, mi sono proposte due tipologie di sella con conformazioni diverse: una piatta e una semi curva, caratterizzata da un profondo canale centrale definito perineal area system. Per capire quale delle due soluzioni meglio si adatta alla conformazione fisica di ciascuno è consigliabile un confronto nelle stesse condizioni. Nel mio caso si tratta di 60 km di pianura. Entrambe le proposte spiccano per qualità della seduta e comfort.Ho scelto la Nago Evo PAS caratterizzata dal Perineal Area System, perché alla fine del test non mi ha lasciato nessun residuo di calore o fastidio sottocutaneo nella zona di contatto e forse perché psicologicamente mi sento al riparo da futuri indolenzimenti.TECNOLOGIA RAFFINATAA rendere la pedalata ancora più efficiente è la tecnologia Connect Power Control (CPC Airing), caratterizzata da inserti di materiale in specifiche aree della superficie della sella Tre le funzioni: migliorare il flusso d’aria nelle aree di contatto, assorbire al meglio gli urti e soprattutto mantenere la posizione durante la pedalata, evitando traslazioni longitudinali e laterali. Le dimensioni della Prologo Nago Evo PAS sono 278×134/278×141 mm con un peso che varia da 225 a 227 g a seconda della sezione del telaietto.Il prezzo di 179 euro, con tecnologia CPC, si piazza a metà strada tra selle top ed entry level in catalogo: si tratta sicuramente di una cifra ben spesa, pensando a quanto sia fondamentale disporre di un punto di contatto efficace e comodo durante la pedalata.Per info vai al sito