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Nutrizione e Integrazione in bici, consigli per l’uso

Chiunque pratichi sport con un po’ di impegno lo sa: in gara ma anche in allenamento, alimentare il motore con il carburante corretto e nel modo giusto fa una gran differenza e permette una performance ottimale.

Cominciamo da oggi a proporvi un ciclo di articoli dedicati a un aspetto molto importante (e a volte sottovalutato) della preparazione sportiva. Nutrizione e Integrazione sono infatti argomenti che sono spesso trattati dai ciclisti e la proliferazione sul mercato di prodotti dedicati ne è la prova più visibile. Si tratta però di un ambito dove, fra convinzioni e credenze retaggio del passato e rivoluzionarie teorie figlie della scienza da web, ci si orienta con fatica e rischio di fare danni…alimentazione1Il nostro intento è dunque quello di concentrarci, di volta in volta, su un singolo aspetto di questo vasto argomento e fornire indicazioni chiare e, soprattutto, pratiche.La prima di queste indicazioni è una sorta di premessa, che si traduce come consiglio per una lettura interessante e fonte di ispirazione: date un’occhiata alle strategie energetiche sviluppate da Enervit per affrontare allenamenti e gran fondo. Si tratta di strategie mirate a gare con caratteristiche specifiche e che richiedono un impegno considerevole, ma che danno l’idea immediata e concreta di come e quando utilizzare un certo tipo di integratore, per affrontare al meglio ogni evento di ciclismo, a qualunque livello e con qualsiasi obiettivo.alimentazione2Come primo approccio, ci sembra infatti giusto occuparci delle fondamenta, ossia di come si debba programmare la strategia dell’alimentazione in ogni momento dell’attività sportiva: prima, per aumentare la disponibilità di energia; durante, per combattere la fatica; dopo, per un recupero rapido e ottimale.alimentazione3PRIMAGli obiettivi delle strategie nutrizionali che precedono l’attività sportiva sono rivolti a ottimizzare la disponibilità di carboidrati e di riserve idriche. Se, nei pasti che precedono una prestazione sportiva prolungata, si utilizzano alimenti a basso indice glicemico e si escludono quelli ad alto indice glicemico, si favorisce l’ossidazione degli acidi grassi nel corso dell’esercizio fisico. L’utilizzo di questi grassi determina il risparmio di glicogeno, che quindi risulta disponibile più a lungo durante lo sforzo. Un uso controllato di carboidrati a basso indice glicemico può dunque far sì che si riduca il rischio di ipoglicemia reattiva.DURANTEDurante l’attività fisica è importante fornire energia per prolungare l’autonomia e, allo stesso tempo, ridurre la fatica. L’integrazione che è consigliata durante lo sport e che aiuta a prolungare la performance si basa sull’assunzione di carboidrati ad assorbimento rapido e graduale; un mix di fruttosio e maltodestrine per fornire energia immediata e costante nel tempo; sali minerali sotto forma di soluzioni di carboidrati e di elettroliti per reintegrare le perdite causate dalla sudorazione nel corso dell’attività sportiva.DOPOLe fasi di recupero dopo un impegno fisico sono momenti importanti nella vita di uno sportivo, il quale sa bene quanto sia necessario risolvere rapidamente tutti i problemi energetici e muscolari che possono verificarsi dopo esercizi impegnativi. É fondamentale, specialmente se si hanno sedute di allenamento o gare ravvicinate, determinare – iniziando già nelle prime decine di minuti successive al termine dell’attività – il rapido recupero delle riserve energetiche, dell’efficienza muscolare e delle carenze idrosaline.alimentazione4Vi rimandiamo dunque alla prima puntata, nella quale approfondiremo il tema della corretta gestione alimentare invernale, con l’obiettivo di farsi trovare pronti per gli impegni di inizio stagione. Parleremo di falsi miti, di colazione, allenamento a digiuno, influenza del freddo, importanza del reintegro, riserve di glicogeno…

 

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