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Omar di Felice, una bici e l’Everest

La prossima avventura dell'ultracycler romano lo porterà fino al campo base dell'Everest. Sarà una traversata invernale al cospetto delle cime himalayane. Un viaggio di 1.300 chilometri e 40.000 metri di dislivello in condizioni estreme di fondo e di meteo

Due volte campione italiano di ultracycling (sono quelle gare in bici di lunghezza superiore ai 300 km) e amante delle imprese estreme, Omar di Felice sta preparando un’altra delle sue avventure ai confini del mondo e del corpo umano. La Artic Highway, il Canada, l’Alaska, Capo Nord e il deserto dei Gobi sono le ultime mete toccate da Omar prima di pianificare questo nuovo viaggio.

Foto Luigi Sestili

L’atleta partirà il 15 febbraio per Kathmandu e da lì pedalerà in solitaria fino al campo base dell’Everest, sul versante nepalese (5.364 m). Una traversata di oltre 1.300 km e 40.000 metri di dislivello, condotta in solitaria nel pieno dell’inverno himalayano, affrontando non solo terreni tecnici, ma anche temperature proibitive, con punte di -35°.

Fedele alle ruote grasse

Per affrontare questa impresa, Omar pedalerà sulla sua Wilier 110X, una mountain bike hard-tail che ha scelto di gommare Continental, con una coppia di Mountain King ProTection da 2,3″ montate tubeless, ed equipaggiata con un kit di borse completo (manubrio, forcella, telaio e sella) in cui riporre tutto l’equipaggiamento necessario. Fondamentale anche la scelta dell’abbigliamento, che ha portato Omar a sviluppare insieme a UYN una serie di capi tecnici, ultraleggeri e isolanti, che gli garantiranno il comfort necessario per sopportare il freddo intenso e il vento gelido che accompagneranno la sua nuova avventura.

Di Felice, che ha una certa passione per il freddo e la neve nel 2020, è diventato il primo ciclista ad avere attraversato in inverno il Deserto del Gobi, in Mongolia

Il suo viaggio lo porterà a entrare nella suggestiva regione del Mustang, una tra le più aride e fredde del continente asiatico, poi affronterà le lunghe ascese verso i valichi himalayani a oltre 4.000 m di altitudine. I sentieri del circuito dell’Annapurna lo porteranno quindi verso il passo transitabile più alto al mondo, il Thorung La (5.416 m). Da Lukla, infine, scatterà l’ultima, interminabile salita verso il campo base dell’Everest.
Chi desidera seguire Omar nella sua traversata dell’Himalaya, potrà farlo attraverso i suoi profili social.

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