Potenza, leggerezza e pedalata naturale. Sono i tre pilastri su cui si fondano la ricerca e lo sviluppo delle Case che si contendono lo scettro del mercato (ricco e dalle enormi potenzialità) della pedalata assistita. Un mercato in realtà molto giovane, che si trova ancora nella prima parte della sua vita evolutiva e il cui sviluppo è legato a doppio filo allo sviluppo tecnologico. Per il momento, la direzione è quella di una ottimizzazione delle power unit esistenti e di un affinamento dei software, nell’ottica di un maggiore efficienza dei sistemi di assistenza.
OBIETTIVO SORPASSO
Il colosso Shimano è una delle aziende che sta disegnando questo mercato. In questo caso, però, è entrata in partita un po’ in ritardo rispetto ai concorrenti tedeschi (Bosch su tutti) e con un prodotto che alla sua apparizione, qualche anno fa, è apparso un po’ acerbo. Strano per un’azienda giapponese, che alla tempestività sul mercato antepone sempre l’efficacia e le prestazioni dei propri prodotti. Non ci ha impiegato però molto per affinare i suoi prodotti, tornare alla ruota dei competitor e prepararsi al sorpasso. Per prendere la testa del gruppo ha presentato il suo nuovo sistema eBike – SHIMANO EP8 -, caratterizzato da un notevole salto in avanti nello sviluppo delle due componenti chiave che lo compongono: hardware e software.
TANTI PASSI AVANTI
EP8 HARDWARE
La nuova drive unit EP8 è più potente del 21% rispetto alla precedente ed è in grado di erogare 85 Nm di coppia. Ma è anche più leggera di 300 g, una riduzione di peso pari al 30% che ferma l’ago della bilancia a 2,6kg e la rende una delle migliori in termini di rapporto peso-potenza. Abbiamo prima accennato all’efficienza e proprio su questo punto hanno lavorato gli ingegneri giapponesi, riducendo la resistenza (l’attrito derivante dalla rotazione del pedale, evidente soprattutto quando si utilizza il sistema senza alimentazione) del 36% . Il risultato è appunto una maggiore efficienza della batteria quando la drive unit è attiva e una guida più fluida quando si pedala senza supporto (per esempio quando si superano i fatidici 25 km/h).Al miglioramento dell’efficienza contribuisce anche il nuovo involucro in magnesio della drive unit, con migliori proprietà di conduzione del calore, che aiutare il raffreddamento a favore delle prestazioni quando si opera alla massima coppia su salite lunghe e ripide. Tutti questi fattori hanno portato a un incremento, assicurano da Shimano, pari al 20% dell’autonomia.I riding mode restano quattro, selezionabili con il comando al manubrio: Off, Eco, Trail e Boost, oltre alla modalità Walk Assist, che garantisce un avanzamento della bicicletta di 4 km/h, nei tratti in cui si procede a spinta, senza cioè pedalare.
EP8 SOFTWARE
DUE BATTERIE
L’altro elemento indispensabile al funzionamento di una eBike è la batteria, deputata ad alimentare il motore. Le opzioni per il sistema EP8 sono due: da 630 Wh, esterna al tubo obliquo, oppure interna da 504 Wh, più piccola ma dalla ricarica più veloce.