Si sapeva ormai da tempo che Shimano avrebbe portato al debutto il cambio elettronico mondo della mountain bike e la prima notizia è proprio che XTR Di2 (Di2 è la sigla che identifica i gruppi elettronici della Casa giapponese) è stato presentato ufficialmente. Con molte peculiarità rispetto alla versione stradale. Ciò che balza subito all’occhio è la presenza di un interruttore chiamato Firebolt, che ha lo scopo di far percepire al biker il “click” con cui si passa da un rapporto all’altro, anche sui terreni più insidiosi, quando il manubrio è molto sollecitato.L’innovazione più importante che porta con sé XTR Di2 non è però quella di aver sostituito il comando meccanico con quello elettro-attuato, quanto piuttosto di garantire una vasta programmabilità e possibilità di personalizzazione del sistema (una cosa che avevamo anticipato nel nostro servizio sui cambi elettronici). Insomma, oggi più che mai si può parlare davvero di avvento dell’elettronica nei cambi per bici.Intanto grazie al software E-Tube (che è lo stesso già in uso per il Dura-Ace ed Ultegra stradali), i tasti dei comandi possono essere assegnati a piacere; ad esempio è possibile cambiare i controlli del deragliatore anteriore sul comando destro o sinistro e viceversa. Inoltre è possibile personalizzare la velocità di cambiata, oltre al numero di rapporti.La chicca di Shimano XTR Di2 è l’opzione Synchro Shift, con cui è possibile controllare ambedue i deragliatori con un’unica cambiata; in pratica il deragliatore anteriore posiziona la catena sul rapporto più efficiente in base alla posizione del cambio posteriore, garantendo così la miglior linea catena possibile. Il cervello di XTR DI2 è un innovativo display digitale, che indica livello batteria, rapporto inserito, modalità di cambiata (manuale o Synchro).Se non vi interessa la modalità Syncro o volete essere sempre voi a decidere ogni singolo rapporto, XTR Di2 garantisce comunque molti vantaggi, a detta di Shimano, rispetto alla versione meccanica. La cambiata innanzitutto è più veloce, essendoci meno attriti.La manutenzione, inoltre, diventa praticamente inesistente: bisogna soltanto settare le viti di registro di finecorsa e accertarsi della corretta carica della batteria, per cui viene dichiarata una durata di oltre un mese con uso intenso.