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Test Canyon Endurace CF SLX 9.0

Tante promesse, e pesanti, ma la Endurace si dimostra all'altezza delle aspettative. Prestazioni e comfort, una componentistica al top e un prezzo che, volendo, permette un ulteriore upgrade per limare sul peso.

Non c’è voluto molto perché Canyon si trasformasse da marchio chiacchierato (senza accezione negativa) in marchio diffuso. Superare l’iniziale scetticismo per una bicicletta venduta solo su Internet non è stato facile (ancora c’è chi è un po’ diffidente), ma la qualità dei prodotti e la soluzione di alcuni problemi di tempi e logistica legati a questo tipo di attività hanno fatto il resto. Sarebbe un errore semplificare e ridurre il tutto a una mera questione di prezzi inferiori rispetto a quelli della concorrenza: certo, l’argomento è comunque convincente, ma ancor più lo è la bontà delle biciclette tedesche, figlia di una azienda seria e strutturata, con un valido reparto R&D.La Endurace è una bici dedicata a quei ciclisti che senza rinunciare a prestazioni di alto livello desiderano un comfort superiore per poter affrontare lunghe uscite sia di allenamento, sia in gara. E le sue geometrie sono state espressamente studiate per donarle queste caratteristiche, secondo i dettami del Geometry Concept messo a punto dai suddetti camici bianchi che si occupano di ricerca e sviluppo. Per farla semplice, i modelli in gamma sono stati suddivisi in tre tipologie: Pro, Sport Pro e Sport, che si differenziano per il rapporto “stack-to-reach” (lo stack è la distanza misurata sul piano verticale dal centro del movimento centrale al limite superiore del tubo sterzo; il reach è invece la distanza sul piano orizzontale tra il centro del movimento centrale e il centro del tubo sterzo). Il valore “stack-to-reach” sta di solito fra 1,35 e 1,65 e i valori inferiori identificano i telai più confortevoli, con una triangolazione in sella più eretta che risparmia schiena e spalle sulle lunghe distanze.canyon-endurace-19La Endurace, con un valore minore di 1,55, appartiene dunque a questa famiglia, con un telaio caratterizzato da foderi bassi più lunghi e foderi obliqui sottili che abbracciano il tubo verticale e si congiungono al tubo orizzontale, dalla distanza movimento centrale/perno ruota anteriore maggiorata, dal tubo orizzontale lievemente più corto, dal tubo sterzo sensibilmente più lungo e da un angolo di sterzo più aperto. Il tubo verticale, asimmetrico e schiacciato, si stringe e diventa cilindrico in prossimità del nodo sella. Questi accorgimenti costruttivi fanno in modo di disperdere maggiormente le vibrazioni, di assorbire le asperità del terreno e di aumentare la flessibilità verticale.Sempre nell’ambito della ricerca del comfort in bicicletta, Canyon utilizza la tecnologia VCLS (Vertical Comfort Lateral Stiffness): forcella, foderi posteriori, reggisella, piega e attacco diventano un tutt’uno con il telaio per un’integrazione totale.canyon-endurace-11Il Modulo VCLS è il nodo cuore del telaio. Agisce da “Centro di Controllo del Comfort” attraverso uno specifico disegno del raccordo fra tubo orizzontale, tubo sella e foderi alti, oltre che a uno strato di fibre di carbonio ottimizzato. Queste caratteristiche non solo portano un maggiore comfort, ma sono artefici della rigidità laterale del telaio. Inoltre, grazie al Modulo VCLS il peso del ciclista è distribuito in maniera bilanciata su tutto il telaio a fronte di una maneggevolezza migliore.Il reggisella VCLS di Canyon impiega un mix di carbonio e altre fibre, per attutire l’effetto degli urti e assorbire le vibrazioni fino a circa il 50%, il tutto senza perdere in rigidità laterale.La forcella ha un ruolo fondamentale nella struttura di una bici poiché è l’elemento che raccorda telaio e ruota. Gli steli VCLS della forcella Canyon sono molto rigidi lateralmente, mentre mantengono una corretta flessibilità verticale per ridurre le vibrazioni trasmesse dalle irregolarità del terreno. Caratteristiche ottenute grazie al profilo, alle tipologie di fibre impiegate, e al modo in cui le fibre sono applicate per realizzare ogni strato.canyon-endurace-26Il carro impiega foderi VCLS sottili e leggeri, che migliorano in maniera considerevole il comfort del telaio senza comprometterne la rigidità laterale e lavora in sinergia con il reggisella VCLS 2.0 CF in fibra di carbonio (brevettato da Canyon in collaborazione con Ergon), formato da due gambi indipendenti e paralleli che si congiungono tramite una morsa flottante in modo da ottenere leggerezza, flessibilità e rigidità torsionale.Altri elementi distintivi della Endurace sono il Canyon H31 Ergocockpit Carbon, con attacco e manubrio integrati, disponibile in sette differenti misure (da 80 x 380 mm a 120 x 440 mm), e il sistema di serraggio dell’attacco manubrio e del cannotto reggisella, che anzichè stringere come un collarino, premono una placca che distribuisce le forze su una superficie più ampia (nella confezione della bicicletta è compresa anche una utile chiave dinamometrica). Le ruote sono le affidabili e valide DT Swiss RR21 DB DICUT in alluminio, con perni passanti da 12 mm, ormai irrinunciabili quando abbinate ai freni a disco, e la luce fra gli steli della forcella e i foderi del carro permettono di montare gomme fino a 33 mm. Dulcis in fundo, il prezzo: siamo a 4.299 euro di listino ma sappiate che nel momento in cui scrivo, sul sito c’è uno sconto di 400 euro…canyon-endurace-18Il corriere suona e ci consegna lo scatolone. Montare la bicicletta è a portata di tutti: a parte la ruota anteriore, l’unico componente da sistemare è il cockpit, ma con la chiave dinamometrica in dotazione bisogna davvero impegnarsi per sbagliare… La posizione in sella è abbastanza comoda, non molto caricata sull’avantreno ma efficace e, giocando con gli spessori in dotazione, si può affinare la regolazione in altezza del manubrio per impostare la triangolazione più consona. La Endurace, stando a ciò che recita la sua presentazione sul sito, promette di non deludere mai, di andare sì lontano ma anche veloce e di offrire controllo e comfort ai massimi livelli. Non è roba da poco… Per verificare le ottime intenzioni dei  progettisti tedeschi l’abbiamo pedalata per 150 km sulle strade del Triangolo Lariano, un mix di salite, discese e scorci sul Lario (anche l’occhio vuole la sua parte…); uno dei nostri campi di prova preferiti, soprattutto per questo genere di biciclette, che contempla un ventaglio completo di situazioni.canyon-endurace-43Canyon ha lavorato bene, lo anticipiamo, e la Endurace se la cava egregiamente su ogni terreno, facendo valere il peso contenuto, la scorrevolezza (le gomme sono da 28, sì), la reattività e la prontezza nei rilanci. Il telaio è rigido dove serve, ossia in senso laterale, e più elastico sull’asse verticale per non assorbire l’energia trasmessa dalla pedalata ma solo le sollecitazioni trasmesse dal fondo. Anche il reggisella, un progetto made in Canyon, si è dimostrato efficace e, combinato con il volume d’aria delle gomme (gonfiate a 7 atm) e il comportamento del carro, assolve in modo ottimale alla missione “comfort”, che si percepisce e apprezza in modo particolare quando le ore in sella diventano più di due.canyon-endurace-45Le ruote sono una garanzia in termini di affidabilità e robustezza, anche se in termini di leggerezza si può fare meglio, e aiutano più nel dare continuità alla spinta che a bruciare l’asfalto negli scatti. Due appunti relativi alla salita: il manubrio dal profilo aero, molto bello esteticamente perché contribuisce anche alla pulizia generale della bicicletta, non è comodissimo per chi ama affrontare la salita ben piantato sulla sella, con le braccia che tirano sul manubrio e le mani che preferirebbero impugnare un appiglio più tondeggiante; la dentatura della guarnitura, poi, che avremmo preferito fosse una 50/34 proprio per sposarsi meglio con lo spirito e le inclinazioni della Endurace, che non le precludono anche efficaci digressioni su strade bianche.canyon-endurace-29Ci è molto piaciuta in discesa, dove si è rivelata precisa e sempre prevedibile: un feeling derivato dall’avantreno (rigido e solido) e, ancora una volta, dalle gomme. Ben bilanciata, anche se un po’ caricata sul posteriore, capace di chiudere bene le curve e di invitare ad affrontarle a velocità maggiore. Molto soddisfacente anche la frenata, con i comandi idraulici che garantiscono potenza e, soprattutto, modulabilità e progressione.Dunque, promesse mantenute e, considerando che la si può portare a casa con meno di 4.000 euro, chi volesse potrebbe pensare a un investimento per una coppia di ruote top di gamma…canyon-endurace-47

 

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