Difficile stabilire sulla carta se sia più suggestiva la descrizione delle caratteristiche tecniche del dirigibile che ha sorvolato Milano in un caldo weekend di luglio 2022, o se abbia più senso concentrarsi a raccontare le sensazioni del volo. Perché non partire dalla storia di questo incredibile gigante dell’aria? Di sicuro il volo sul dirigibile Goodyear è un’esperienza indimenticabile: è riservata a poche decine di persone in ciascuna delle località dove l’azienda americana di pneumatici lo fa arrivare come formidabile strumento promozionale. E offre sensazioni uniche, legate alla tipologia del velivolo e alla sua peculiare modalità di volo, quella di un gigante da 75 metri di lunghezza.
Da Bresso verso il centro della città
Il colpo d’occhio è di quelli che non si dimenticano: tutti l’abbiamo visto almeno una volta, in video o in foto, perciò la sorpresa non è assoluta. Di certo, però, le dimensioni non lasciano indifferenti. E quando ci spiegano che la salita e la discesa dalla cabina avvengono con il dirigibile in movimento, seppur lento, un filo di inquietudine attraversa i pensieri del gruppo di giornalisti con me a bordo pista. L’aeroporto è quello di Bresso, appena a nord di Milano, con la pista a pochissimi chilometri dal centro della città. Gestito dall’Aero Club Milano, che si è occupato anche di ottenere le autorizzazioni per il volo sul centro della metropoli, fin sopra al Duomo, raduna i tanti appassionati di volo milanesi, con decolli e atterraggi che nel weekend arrivano a essere addirittura ottanta. Il dirigibile Goodyear è arrivato in città per la copertura aerea del FIA WEC (World Endurance Championship), in programma a Monza nel weekend del 9 e 10 luglio.
Decollo in movimento
Gratificati da una giornata calda ma dal cielo terso, le Prealpi lombarde a fare da cornice, ci prepariamo al decollo ascoltando le istruzioni dell’assistente di volo. Largo 19,5 metri e alto 17,4, racchiude 8.425 metri cubi di elio non infiammabile e raggiunge il peso massimo di 8.970 kg. La velocità massima non è eclatante (125 km/h), come del resto l’altitudine massima di 3.000 metri, che costringe il dirigibile a valicare le Alpi in punti ben precisi. I motori sono tre, due posti ai lati e uno in coda: i piloti possono gestirne l’inclinazione, in modo da muovere il “gigante” con relativa facilità; la potenza complessiva delle tre unità a quattro cilindri è di 600 CV. Forte di un’autonomia di volo che può arrivare addirittura a 40 ore, il dirigibile Goodyear è costruito e gestito dalla ditta specializzata Zeppelin di Friedrichshafen, dove fa base e da cui parte per i suoi tour promozionali in giro per l’Europa.
Goodyear e una lunga storia di dirigibili
La storia dei dirigibili è strettamente legata a Goodyear: la compagnia, fondata nel 1898, già nel 1912 aveva prodotto un primo pallone aerostatico e nel 1917 riceveva la richiesta della Marina statunitense per nove dirigibili; negli anni 30 l’attività era in pieno sviluppo ed è continuata a lungo nei decenni. Oggi sono tre i dirigibili Goodyear che solcano i cieli degli Stati Uniti, mentre un quarto vola in Europa e ce l’abbiamo davanti agli occhi. Tecnicamente all’avanguardia, questi dirigibili hanno struttura semi-rigida, con tralicci interni in alluminio e fibra di carbonio; i due elementi principali sono la gondola, cioè la cabina, e la busta, il pallone riempito di elio. La gondola è in materiali compositi a base di fibra di carbonio e ospita fino a 14 persone, con tanto di bagno a bordo; gli interni sono ben rifiniti, quasi lussuosi, con i sedili identici a quelli degli aerei di linea. La strumentazione di volo, di sicuro impatto, rassicura sulla modernità del velivolo. La busta che contiene il gas è costruita in poliuretano e poliestere, con un pellicola protettiva DuPont Tedlar a rivestire il tutto; i piloti gestiscono il rilascio di aria, come anche di una zavorra d’acqua (fino a 700 litri), in modo da rendere più facile il controllo del velivolo.
Un salto sulla scaletta in movimento e siamo a bordo! La cabina è spaziosa e le dimensioni generose del plexiglas dei finestrini permettono a tutti di lasciarsi ammaliare dal panorama. La salita è dolcissima ma relativamente veloce, e in poco tempo siamo alla quota di volo. Il dirigibile Goodyear punta dritto verso il Duomo: sotto di noi scorre una città che dall’alto appare molto ordinata, geometrica, placida nel traffico rilassato del sabato mattina. La nuova Milano si sposa con la città storica: non ci sono contrasti nell’alternarsi dei grattacieli di Porta Nuova con il Castello Sforzesco, né contraddizioni stridenti tra le zone più centrali e il complesso di Citylife, che sembra delimitare la città sul lato ovest, le tre torri come medievali baluardi di difesa. Il passaggio su piazza Duomo è il momento più emozionante: la cattedrale è perennemente in restauro ma questo non toglie nulla al suo fascino, che la rende il cuore topografico ma soprattutto simbolico della città. L’ombra del dirigibile Goodyear attraversa lentamente il sagrato, mentre migliaia di occhi ci guardano da terra, dietro l’immancabile smartphone.
Il volo prosegue per oltre 30 minuti: possiamo muoverci in cabina, chiacchierare con i piloti, persino aprire uno dei finestrini e provare l’ebbrezza di guardare senza filtri verso giù, alla ricerca di nuovi scorci della città: il cimitero monumentale con le sue opere d’arte, il grande giardino della Biblioteca degli alberi, Palazzo Lombardia e il grattacielo Pirelli, la stazione Centrale e la galleria Vittorio Emanuele, la Scala, l’Arco della Pace e il parco. Il tempo passa veloce e per il dirigibile Goodyear è il momento della discesa verso la pista dell’aeroporto di Bresso: dolcissimo, senza scossoni, questo velivolo davvero unico sfiora terra, quel tanto che basta per saltare giù e allontanarsi rapidamente, mentre altri fortunati prendono il nostro posto. Il giorno successivo il dirigibile ripartirà per altre avventure, che siano tour turistici oppure riprese di grandi eventi, un altro dei suoi impieghi tipici, dove eccelle grazie alla stabilità in volo e alla grande autonomia. Arrivederci!