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1000 km con Ducati Scrambler Icon

Oltre 55.000 unità vendute dal suo arrivo sul mercato, e indovinate un po’ qual è la Ducati più immatricolata di questi primi quattro mesi del 2019? La Scrambler 800, sesta moto più venduta in assoluto. Con una gamma variegata, vero, ma di cui la Icon rappresenta la punta di diamante. La Scrambler fa i numeri, fa cassetta, insomma per la famiglia Ducati fa il lavoro che prima di lei ha fatto il Monster. Ma quali sono i segreti di questo successo? Come mai la Scrambler piace così tanto? È quello che cerchiamo di scoprire passando un po’ di tempo con lei nel nostro 1000 km con

km zero, che cosa è cambiato?

Innanzitutto parliamo di look, che i ragazzi di Ducati hanno senza dubbio azzeccato. La Scrambler è piaciuta da subito, affonda le radici nel passato di questo modello, ma non ne è una nostalgica riedizione. Piuttosto ha reinterpretato il concetto in chiave moderna. Per il 2019 in Ducati hanno apportato qualche modifica.

Nulla che ne abbia intaccato carattere o essenza, ma gli interventi hanno avuto l’obbiettivo di rendere la Scrambler 800 Icon un po’ più comoda e ancora più desiderabile.Insomma il Family Feeling non cambia, ma cambiano i dettagli che vanno dal serbatoio con guance più pronunciate al faro, passando per la strumentazione che riesce a far stare molte informazioni in davvero poco spazio. Più informazioni di quelle che ce ne stavano prima perché ora c’è anche l’indicatore della marcia inserita, per me sempre molto comodo, e l’indicatore del livello del carburante. Tutto si comanda dal blocchetto di sinistra che una volta azionato mostra informazioni aggiuntive fa accedere al menù e a tutti i settaggi.

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