750 km, voglia di giocare
Ormai di chilometri con la Scrambler 800 Icon ne ho fatti un po’, mi sono anche abituato a quel piccolo on off che ha nell’apri chiudi, e alla risposta molto pronta nei primissimi gradi di apertura dell’acceleratore. Una caratteristica che sulle prime non mi piaceva tantissimo. Del resto con l’Euro 4 il comando a cavo non va molto d’accordo. Tuttavia come dicevo è questione di qualche chilometro e ci si fa l’abitudine.
Devo dire che il lavoro fatto sul motore è secondo me ottimo. Il bicilindrico ad aria resta sempre godibile quando si guida in città e mantiene un bel temperamento, quasi insospettabile considerato il tipo di moto. La Scrambler 800 Icon non è una moto per portarvi da A a B e stop. Se volete vi divertite, e la sua agilità regna su tutto. Sì, giocare, e godere di un peso limitato che è davvero il suo punto di forza: e che si fa sentire, anzi non sentire mentre si guida, nelle manovre, nelle inversioni. Sempre. Man mano che passano i chilometri mi devo ricredere sul timore iniziale di una scarsa autonomia, perché è vero che il serbatoio è piccolo, solo 13 litri e mezzo, ma è anche vero che il Desmodue consuma molto poco quasi 20 km litro per cui l’autonomia la definirei adeguata.
Con un pieno se non si esagera si fanno circa 200 km prima di vedere accendersi la spia della riserva. Quindi tranquilli, non sarete sempre ospiti dal benzinaio. Se ci volete viaggiare, invece, rassegnatevi a qualche sosta, la land of Joy del resto non contempla il record casello casello, anche perché i rapporti sono corti e a 130 i led del contagiri sono accesi fino a quota 6.000. Un commento lo dedico anche alle gomme che non mi sono dispiaciute, almeno sull’asciutto. Anche se le Pirelli MT 60 con il loro aspetto vagamente off road rilasciano un po’ di vibrazioni e rumore dovuti al rotolamento. Niente di che, il comfort non ne viene penalizzato più di tanto.
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