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Newmax, il casco al tempo dei social network

Nell’epoca della generazione 2.0 la strada è una community e il casco un nuovo mezzo per esprimersi e per espandere la propria rete di comunicazione. Grazie a una lavagna…

L’idea l’ha avuta una studentessa dell’Istituto Europeo di Design di Torino, Margherita Buzzi, e Newmax – l’azienda di caschi nata 40 anni fa dalla passione del suo fondatore Massimo Spriano – l’ha fatta diventare realtà. A pensarci bene, l’idea era sotto gli occhi di tutti i city bikers della generazione digitale, abituati a comunicare sui social network e desiderosi di esprimere – come accade in una community virtuale – i propri pensieri alla città intera e ai colleghi motociclisti.Grazie a una particolare superficie bianca che ne ricopre il retro, il casco si trasforma in una vera e propria lavagna su cui disegnare o scrivere messaggi di ogni genere, stati d’animo, saluti, informazioni…In dotazione, anche un pennarello e una spugnetta griffata, per ripulire la lavagna e ricominciare da capo e stickers removibili per customizzare la superficie. Tra le caratteristiche tecniche: la visiera sagomata in policarbonato con trattamento antigraffio, le finiture della calotta in ecopelle lavorata a mano, la verniciatura extralucida, gli interni in tessuto anallergico con orecchiette removibili e la fibbia micrometrica.The Social Network Helmet costa 149 euro ed è prodotto in azzurro, giallo, arancio, rosa, corallo, verde, viola, bianco, nero, dalla taglia XXS alla XXL, in vendita presso punti vendita selezionati, da cercare sul sito www.newmax.it.Testo a cura di Elena Banfi

 

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