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AGV: i primi 60 anni del casco in fibra

Il primissimo modello venne realizzato nel 1954, in fibra di vetro, dal padre di AGV. Nel 2014 l’azienda festeggia dodici lustri di evoluzione e presenza nella storia del motociclismo

Nasce quasi per caso, il primo casco in fibra di vetro firmato AGV: a metà degli anni Cinquanta Gino Amisano, padre del marchio, che allora si occupava soprattutto di costruire selle per la Vespa, decide un giorno di applicare la stessa tecnica usata per le selle anche ai caschi. Così crea il primo modello in fibra: forma a scodella, colorato, lucido, denominato “160”. Da quel momento, AGV si specializza nello sviluppare, produrre e vendere caschi per tutti i tipi di motociclisti, diventando punto di riferimento di settore per tutti gli anni Sessanta e per i decenni a seguire. Nel 2014, dopo 67 anni dalla fondazione dell’azienda e 60 dal primo “160”, AGV produce una linea di caschi, gli “AGV Extreme Standard Helmets”, basata sul concetto di “Human Engineering”, ovvero disegnando il casco a partire dalla parte più a contatto con la testa, per arrivare poi alla calotta esterna come ultima fase di progettazione. Una tecnica all’avanguardia, che ha permesso di produrre caschi leggeri e contenuti nelle dimensioni, ma anche estremamente sicuri, e che rappresenta la continuazione di una storia, quella di AGV, legata a doppio filo con quella del motociclismo, e con la sua evoluzione.  

 

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