1000 km – Conclusioni
Ed eccoci arrivati alla fine di questa prova, in questi ultimi 250 km ho pensato a cosa lasciato veramente questa Aprilia Tuono 660 a chi la guida e a chi si potrebbe consigliare questa moto. Posso dirvi che secondo me il progetto della “Tuono in miniatura”, è un piccolo capolavoro, con ha davvero pochi punti deboli. Ma siccome la moto perfetta non esiste ecco cosa migliorerei: le vibrazioni sulle pedane, il quickshifter poco brillante, la sella forse un po’ troppo alta. Aggiungiamo anche le leve un po’ distanti soprattutto pensando che questa è una moto che potrebbe guidare anche una ragazza. Quella del freno è regolabile ma anche se tenuta tutta vicina resta un po’ lontana. Quella delle frizione, invece non si può regolare e qualcuno – pochi a dire il vero – nel segmento offre questa soluzione.
Tutto questo a un prezzo di partenza di 10.500 euro. Un prezzo che va sicuramente contestualizzato per essere giustificato, soprattutto se aggiungete quickshifter e IMU. Di problemi veri che mi facessero cambiare opinione sulla moto però non ne ho trovati. Le sospensioni sono semplici? Vero, ma funzionano bene. La componentistica è di buon livello, i dettagli non sono per niente male e la dotazione elettronica non teme confronti nemmeno con moto di segmento superiore.
A chi si rivolge?
A chi consiglierei questa moto? Sicuramente a chi vuole tuffarsi nel mondo delle due ruote senza comprare una moto di cilindrata inferiore che dovrà poi rimpiazzare nel giro di poco tempo. Infatti non ho dubbi nel dire che la Tuono 660 è una moto in grado di accompagnare chiunque nella propria crescita in sella. Ma non solo, credo anche questa moto sia perfettamente capace di soddisfare i motociclisti “di ritorno”, senza deludere nemmeno i rider più esperti che in lei potranno trovare una compagna capace di regalare tante soddisfazioni.