Non è un segreto che i modelli BMW siano tra i più apprezzati e richiesti. Basta pensare alla popolazione di GS-issti che probabilmente supera per numero qualsiasi altro gruppo di motociclisti. Questo vuol dire che le moto del marchio tedesco sono anche molto apprezzate dai ladri. A Monaco cercano di abbassare il tasso dei furti scegliendo una nuova opzione di sicurezza molto tecnologica. Sembra quasi un gadget da film di spionaggio, ma se è possibile con gli smartphone perché non replicare la stessa tecnologia sulle moto?
BMW dopo essere stata una delle prime a lanciare il sistema Keyless, oggi fa ciao ciao con la mano alla classica chiave a favore di un molto più tecnologico riconoscimento facciale. BMW Introduce iFace, il primo sistema di riconoscimento per i veicoli a due ruote.
Come funziona BMW iFace?
Il marchio tedesco è il primo a riuscire nell’impresa, anche grazie all’aiuto del dottore e professore all’Università di Monaco Gerhard Lesjöh. Oltre alla faccia, questo nuovo sistema di riconoscimento scannerizza anche la retina, per una migliore precisione. La “magia” avviene dentro lo schermo TFT dove è posizionato lo scanner 3D in grado di riconoscere il volto in base ai parametri biometrici. Unica richiesta, fatevi riconoscere senza casco.
È possibile scegliere se identificarsi con il volto o con la retina. Sembra che l’identificazione tramite l’occhio funzioni anche attraverso vari visori, basta inserire sul display il tipo di visiera che si sta utilizzando. Siccome la scansione avviene tramite infrarossi le moto hanno un grosso vantaggio sugli smartphone: la moto vi riconoscerà anche al buio! Questo sistema di sicurezza ha anche un’altra funzione: qualora qualcuno provasse ad rubare la moto, volto e occhi verrebbero registrati e spediti alla Polizia insieme alla localizzazione. Non male, vero? BMW ci informa che la iFace sarà presente sulle moto già a partire dall’autunno di quest’anno e verrà usata inizialmente sui modelli BMW Motorrad Boxer. Ma prima di andare a ordinare la moto con iFace vi consigliamo di guardare la data di pubblicazione di questo articolo…