fbpx

Come funziona il cambio elettronico sulle moto

Ormai se ne parla sempre più spesso il cambio elettronico o Quickshifter sulle moto è migrato lentamente dalle corse verso le moto da strada, perché alla fine è una grande comodità. Ecco come funziona

Questa soluzione tecnica arriva, manco a dirlo, arriva dalle corse dove il cambio elettronico detto anche quickshifter (per salire di rapporto) è utilizzato da parecchi anni. Non altrettanto “storico”, invece, il downshift elettronico che ha cominciato a diffondersi solo da qualche anno con l’arrivo dei sistemi ride by wire che consentono il “blip” ovvero la doppietta automatica.

In soldoni, questo sistema lavora in modo molto semplice: sul comando del cambio è posto un micro interruttore, quando azioniamo la leva per effettuare la cambiata, il micro interruttore manda un segnale elettrico alla centralina che toglie corrente per una frazione di secondo (circa un decimo, ma nelle moto da gara si scende anche a pochi millesimi) consentendo al motore di tagliare la potenza per il tempo strettamente necessario a inserire il rapporto superiore. Tutta l’operazione si può fare senza chiudere il gas.

Quickshifter, cambio elettronico moto

In scalata al contrario, a gas tassativamente chiuso (ma con i sistemi più aggiornati si può scalare anche a gas aperto), il sistema manda un segnale alla centralina che apre le farfalle quel tanto che basta per favorire l’innesto della marcia inferiore. Semplice, e molto molto efficace. In pista questo sistema si traduce in una guida più fluida e in tempi sul giro nettamente migliori. Su strada, nell’utilizzo quotidiano, è invece di una comodità mostruosa, la frizione si utilizza solo per partire e una volta in movimento si comanda tutto solo con il piede sinistro: cambiata e scalata. Certo tirare la frizione non è un problema così grande, ma nemmeno alzarsi per cambiare canale sulla TV lo era, fino a che non hanno inventato il telecomando… Se non avete mai avuto modo di provare un cambio del genere e vi capita l’occasione fatelo; vedrete che tornare indietro sarà molto difficile. La guida non è solo più comoda ma è anche più efficace. E il sistema è leggero perché cella di carico e una manciata di cavi non influenzano certo il peso generale della moto.

Scopri gli articoli speciali

Articoli correlati
Prova Honda NT1100, la Touring che diverte
Prova SYM ADX TG 400 - Fuga dalla città
Triumph Tiger Sport 660 2025: aggiornata l'elettronica