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Comparativa Maxi Enduro Travel 2023

Una prova di due giorni no stop in ogni condizione e su ogni terreno per mettere alla prova le moto più adatte per fare il giro del mondo. Ecco come è andata a finire

BMW R 1250 GS – Come è fatta

Non è un segreto che questo segmento sia letteralmente stato inventato da BMW, quando nel 2001 presentò una versione ancora più imponente della già grossa R 1150 GS: si chiamava R 1150 GS Adventure. Era alta, con una capacità di carico fuori dal comune e un serbatoio che assicurava percorrenze a prova di traversata del deserto. Un colpo di genio? No, semplicemente BMW seguì le inclinazioni di quelli che erano i “Giessissti” più avventurosi, che trasformavano la moto un una globe trotter pronta per il giro del mondo. La volevano così? BMW l’ha prodotta in serie. E il mondo delle travel enduro non è stato più lo stesso.

BMW R 1150 GS Adventure

L’attuale BMW R 1250 GS Adventure rappresenta l’apice dello sviluppo di quel concetto di moto nato 22 anni fa, raffinata ed evoluta fino a raggiungere quella che, quanto meno in BMW, è considerata la perfezione per una Enduro Travel. Questa tesi è ovviamente sostenuta anche dagli adventuristi più incalliti, che magari di GS Adventure ne hanno avute tre o quattro e che a questa moto sono molto più che affezionati.

Piccolo riassunto tecnico, giusto per ricordarci di cosa stiamo parlando: il boxer da 1254 cm³ con fasatura variabile shiftcam eroga 136 cavalli per 143 Newton metro di coppia. Immancabili la trasmissione a cardano, il Paralever e il Telelever, gestiti in modo semiattivo dal Dynamic ESA.

Il serbatoio in alluminio ha una capacità di 30 litri di benzina. Le ruote scorrono rispettivamente per 210 e 220 mm. La sella è come un ascensore: va da 890 a 910 mm ma con i vari sistemi di abbassamento e selle basse si può scendere a 840 mm. Il peso? BMW dichiara 268 kg in ordine di marcia: alla nostra bilancia con il pieno di benzina e le borse la GS Adventure ha fatto segnare 302 kg. Interessante la capacità di carico di 217 kg ovvero quanto noi possiamo caricare sulla moto. Una cosa curiosa, nonostante la GS sembri la più grande delle tre in realtà è quella con l’interasse più compatto: 1.504 mm contro 1560 e 1572 rispettivamente di Triumph e di Ducati.

BMW R 1250 GS Adventure 2023 – come va

La chiamiamo sempre la regina e in realtà un motivo c’è, sia perché ha veramente 40 anni di sviluppo (se partiamo dalla prima R 80 G/S) alle spalle, sia perché basta andare in giro per una normale strada di montagna per rendersi conto di quante ce ne sono in circolazione in tutte le configurazioni. Un successo che BMW si merita tutto. Del resto, la GS per molti è significato di “casa”. Sali a bordo ed è tutto al posto giusto. La sensazione che trasmette è quella del “fa tutto la moto”, non devo pensare a nulla fa tutto lei.

Questa facilità di guida che tanto conquista su asfalto si replica in fuoristrada. Non è una moto con la quale viene voglia di fare cose “estreme” anche perché è molto morbida di sospensioni. Ma tutta questa morbidezza e un motore che resta favoloso nella gestione del gas, la rendono veramente facilissima: il baricentro è basso, sta praticamente in piedi da sola, è super bilanciata, e tutto con lei viene naturale. Strade bianche? Più impegnative? Non sei molto esperto? Con la BMW non hai mai problemi.

Di fatto, appena muove le ruote la GS è capace annullare i 302 kg che abbiamo rilevato e questo è un risultato molto importante. Su asfalto, con le Karoo 4 che abbiamo montato perde un pelo di quella omogeneità nella discesa in piega che la caratterizza da sempre. Ma la parola d’ordine per la GS Adventure resta sempre e comunque equilibrio. Alla fine non ci sono dei particolari che spiccano, ma tutto è super equilibrato e perfettamente amalgamato. E poi c’è il Boxer, che ha una coppia infinita, è una goduria da usare, ti lascia snocciolare le marce una dopo l’altra è praticamente elettrico e arriva quasi allo spegnimento per riprendere senza fare una piega. Un tornante stretto da affrontare in due? Nessun problema, dentro la seconda, niente frizione, un filo di gas zero on-off. In questo la BMW non si batte.

La GS Adventure Inizia invece a sentire un po’ il peso degli anni quando si va a parlare di gestione elettronica, perché con le altre due moto presenti in comparativa puoi andare a intervenire su molti più parametri, soprattutto delle sospensioni, che invece sulla GS rimangono sempre molto morbide. Il Ride mode Dynamic migliora un po’ le cose, ma non più di tanto. Quindi è tutto semplice, la GS è la moto scaccia pensieri, ma sicuramente quando si vuole cercare il pelo nell’uovo, entrare nel dettaglio ecco, lì comincia a perdere qualche colpo. Passeggero? 10 e lode, la migliore, non solo per il secondo ma anche per chi la guida. La sua totale impermeabilità al carico è da riferimento. Che si stia trasportando una persona, che si abbiano le valigie piene, la moto va sempre uguale, non fa nessuna differenza.

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