Ducati Multistrada V4 Rally Come è fatta
Per anni la GS Adventure ha regnato incontrastata. A dire il vero, qualche timido tentativo di farle concorrenza c’è anche stato, ma solo negli ultimi due anni c’è stato chi ha iniziato a fare davvero sul serio.
La prima aspirante al trono è la Ducati Multistrada V4 Rally. A Borgo Panigale sembrano aver preso davvero molto sul serio l’impegno di dare fastidio a BMW nel segmento dove BMW è più forte. Se con la Multistrada V4 sembrano essere riusciti nell’intento, beh, con la V4 Rally la sfida è ancora più dura. Ducati ha però messo in campo tutte le sue capacità tecniche. Base di partenza il motore V4 Gran Turismo da 170 cavalli e 125 Nm di coppia ma la moto è stata praticamente rivoltata per offrire più abitabilità a pilota e passeggero, protezione dell’aria ancora migliore, e già standard a questo punto di vista fa un lavoro eccellente, e una attitudine ancora maggiore ai grandi Raid.
Per questo motivo, il motore adotta la deattivazione estesa della bancata posteriore per ridurre consumi e calore e il serbatoio in alluminio arriva a 30 litri di capacità. Tutto questo senza esagerare troppo nelle dimensioni perché la sezione frontale della Ducati Multistrada V4 rally è la più compatta delle tre moto in comparativa perché i litri di serbatoio Ducati li ha ricavati dall’interno non allargando l’esterno.
Inoltre, Ducati può vantare un peso inferiore alle concorrenti. Intendiamoci, siamo sempre al cospetto di un peso massimo ma, in ogni caso, ogni kg risparmiato è un toccasana per moto come queste. 261 i kg dichiarati da Ducati per la Multistrada V4 Rally in ordine di marcia. Alla nostra bilancia con il pieno e le borse Ducati ha fatto segnare 285,5 kg. Di poco, ma è la più leggera delle tre, il che influisce positivamente anche sul carico massimo ammissibile che è di 230 kg, è la moto che si può caricare di più.
Oltretutto, ha più altezza sella lei che gioielli la regina d’Inghilterra l’altezza standard è da 870 a 890 mm ma nella configurazione più bassa, con le sospensioni ribassate e la sella bassa in posizione bassa, la Multistrada V4 rally può portare la sella a soli 805 mm da terra. Tecnologia dicevamo, la Ducati su questo spinge forte: è l’unica con due radar, l’unica con il cruise control adattivo. Le sospensioni fanno scorrere le ruote per 200 mm, 200 mm davanti, 200 mm dietro. La Multistrada V4 rally è anche la moto più completa in comparativa il che inevitabilmente fa lievitare il prezzo che supera i 30 mila euro
Ducati Multistrada V4 Rally come va
Qui siamo all’apoteosi. L‘apoteosi della sportività, contestualizzata al segmento ovviamente, e l’apoteosi del progresso tecnologico perché è vero, è la più costosa, ma è anche la più evoluta: su questa moto c’è tutto quello che si possa desiderare e tutto quello che c’è funziona molto bene ed è estremamente raffinato, si può entrare nel dettaglio di ogni singola regolazione e questo, soprattutto su moto del genere, è un plus non da poco. Per certi versi la Multistrada rispecchia un po’ la GS, nel senso che le si avvicina molto, pur mantenendo comunque una sua anima ben definita e anche piuttosto sportiva, come è giusto che sia per una Ducati. È lei quella che protegge meglio dall’aria, ed è super comoda anche se non è la più confortevole di tutte in senso assoluto. Però la protezione aerodinamica è sicuramente di altissimo livello Quello che la contraddistingue, tuttavia è la sportività.
Parliamo di sportività in fuoristrada perché una volta a bordo è praticamente una moto da enduro. È vero ha il 19, pesa tanto, tutto quello che volete, ma quando salite su questa moto l’ergonomia è giusta è bella stretta tra le gambe, il manubrio è giusto, riuscite a guidarla come volete e vi fa venir voglia di spingere. E quando spingi il bello è che lei di segue. La forcella è praticamente perfetta per fare quasi qualsiasi cosa perché scorre molto bene e non va mai a fondo corsa. Ecco, forse è un po’ altina di baricentro quando si va più piano, ma quando si dà gas, il motore, un freno posteriore che finalmente funziona bene, vi trovate completamente a vostro agio e la moto vi permette anche di esagerare.
Gli unici due appunti che ci sentiamo di fare riguardano le manopole troppo dure che alla lunga stancano e una frizione anche questa molto dura che non è il massimo da gestire. Però su tutto il resto c’è davvero poco da dire. Sia in fuoristrada sia su strada. Andando piano la Multi V4 Rally ti segue, ha un livello altissimo di fruibilità e una gestione del gas ottima. Registriamo solo un leggero on-off avvertibile solo perchè dall’altra parte c’è il gas perfetto della R 1250 GS Adventure.
Però poi con lei è tutta goduria. Girate il gas, guidatela come una moto sportiva, come una motard, come volete voi; nonostante le Karoo 4 siano belle tassellate tutto quello che c’è è all’ennesima potenza, compreso il motore che, date fondo alla manopola del gas fa letteralmente volare la Multi. Passeggero: non fa bene tanto quanto la GS ma ci va molto molto vicina e soprattutto c’è tanto spazio anche per chi siede dietro, e un appiglio migliore rispetto alla tedesca.
Ai punti la Multi si gioca veramente la vittoria È vero, non è la più semplice da gestire alle manovre a bassa velocità o quando è a motore spento. È la più leggera sulla bilanzia, ma la più pesante da sollevare dal cavalletto laterale (nonostate l’easylift che apre tutta l’idraulica delle sospensioni). Scalda più delle altre perché, va detto, scalda e i cilindri li hai proprio li. Però, ragazzi, che moto.