Aprilia Tuono V4 1100 Factory 2023
Prima 1000, poi 1100. Ultimo aggiornamento conosciuto nel 2021, quando la naked più pistaiola di tutte ha ereditato la tecnica della rinnovata RSV4 con forcellone a capriata inferiore. Bene, la Aprilia Tuono V4 1100 Factory con il suo celeberrimo telaio pluricampione, datato 2008, è stata ed è ancora il riferimento assoluto della sportività fatta naked. Tra le sue caratteristiche oltre al motore V4 di 65°, quella di avere i fari scollegati dallo sterzo, e anche una piccola carena che di fatto la rendono quasi una “seminuda”. Per l’ultima evoluzione Aprilia ha deciso di non esagerare ulteriormente con la potenza, il V4 da 1077 cc è ancora annunciato per 175 CV e 121 Nm all’albero, sul nostro banco prova la Tuono ha scaricato ben 179,8 CV e una coppia di 121 Nm ovvero (12.4 kilogrammetri). Sportiva senza compromessi la Tuono sfrutta le sospensioni elettroniche Ohlins Smart EC 2.0 con logica “event based” e ha fatto segnare un peso di 201,5 kg con 5 litri di benzina nel serbatoio.
Il prezzo? Il listino è uno dei più economici, ma solo se non vi fate prendere dalla voglia di montare lo scarico Akrapovic montato sulla moto della nostra prova. Giochetto che fa lievitare il prezzo da 19.999 a 23.838 euro.
Come va in pista e su strada l’Aprilia Tuono V4 Factory 2023
Cosa dire? Quando c’è di mezzo la pista la Aprilia Tuono alza sempre l’asticella a un livello che le altre fanno ancora fatica a raggiungere, nonostante siano passati un sacco di anni dal suo debutto. Il telaio è proprio quello di una moto da corsa. La posizione di guida, così estrema su strada con il manubrio un po’ spiovente quasi da sembrare due semi manubri, quando sei in pista fa però la differenza. L’avantreno è in assoluto il più sportivo piantato come un aratro. Solido, senza dubbio, ma anche per questo motivo, la Aprilia richiede più fisico maggiore per essere guidata.
Ci vuole più impegno proprio come si stesse guidando una supersportiva e non una naked. Il rovescio -positivo- della medaglia è che la Tuono ti ripaga con una presenza di sterzo che nessuna naked riesce ad avere. Velocissima, super efficace, anche se non perfetta per quello che riguarda il setting. Al Mugello abbiamo infatti precaricato tutto il monoammortizzatore ma la moto tendeva ancora un po’ a sedersi e a muoversi davanti in accelerazione, ma è anche vero che con nessuna prendi in mano il gas presto come con lei.
Su strada risente un po’ di tutti quei fattori che la fanno andare forte in pista: parliamo di una rapportatura molto lunga, che sullo stretto porta a usare molto la prima e la frizione, che in più non è morbidissima. Insomma, è una moto che sullo stretto richiede più impegno ma che più si apre la strada più riesce ad essere efficace. Ancora oggi il progetto Tuono è al top della categoria anche se altre hanno più cavalli, anche se altre hanno più “birra”. Ma, alla fine, lei funziona molto bene.