Husqvarna Nodern 901 Expedition come è fatta
La Norden è la più recente fra le concorrenti, nel senso di quella con la storia più corta, essendo nata solo tre anni fa. E, se ci si riferisce alla versione Expedition del nostro test, si tratta di un modello nuovo e inedito.
Una sorta di versione full optional dedicata ai viaggiatori più avventurosi, in cui non manca praticamente nulla di ciò che possa servire per i viaggi più arditi. Se le sospensioni della sorella “standard” non avevano convinto del tutto nella scorsa comparativa, la Norden Expedition gioca il Jolly con le sue nuove WP Xplor. forcella con steli da 48 mm, pluriregolabile, che gestisce 240 mm di escursione, il valore più alto fra le sei concorrenti. La stessa escursione si registra per la ruota posteriore, gestita dal monoammortizzatore, che consente una regolazione in compressione separata per le alte e le basse velocità.
A caratterizzare questa versione Expedition sono anche le borse morbide laterali da 36 litri di capienza, l’ampio parabrezza touring, le manopole e la sella riscaldabili, il cavalletto centrale, le protezioni del motore e l’unita di connettività, con navigazione turn by turn.
L’altezza della sella è di 875 mm, con la possibilità di salire a 895 mm. Husqvarna dichiara per lei un peso di 214 kg in ordine di marcia ma senza benzina nel serbatoio. La nostra bilancia ha rilevato 211 kg con 5 litri di benzina.
Il motore è lo stesso bicilindrico che equipaggia la cugina KTM, da 889 cc con 105 cv a e 100 Nm a 6.500 giri. Costa leggermente di più della parente, 17.580 ma qui a differenza di KTM è tutto incluso.
Husqvarna Norden 901 Expedition come va su strada l’opinione di Stefano Cordara
Husquarna Norden 901 Expedition, piccolo inciso prima di iniziare, viene offerta con le borse di serie anche se noi le abbiamo tolte per equiparare un po’ la guida a tutte le altre concorrenti; quindi, abbiamo tolto sia borse sia telaietto ma la moto arriva effettivamente con le borse di serie. Moto che, ovviamente, esteticamente lascia un impatto davvero importante: a molti ha riportato alla memoria la 950 Adventure, la prima arrivata di KTM, e quindi ha colpito nel segno. Onestamente, faccio un po’ fatica a posizionarla: ovviamente ha un’impostazione più turistica rispetto alla KTM 890 Adventure R con cui condivide motore, ciclistiche e anche sospensioni che sono tarate un po’ diversamente ma comunque mantengono l’anima un po’ rude delle moto di Mattighofen.
Il motore è bellissimo, ottima gestione del gas sempre presente alle aperture ai medi regimi, lo senti sempre in mano e per questo il bicilindrico mi piace molto. Il cambio non mi ha fatto impazzire e preferisco il cambio al Quickshifter perché il cambio, secondo me, funziona bene. Se tiri la frizione, che è abbastanza morbida, funziona abbastanza bene, non è contrastato, invece quando vai col Quickshifter resta sempre un pochino contrastato sia in salita sia in scalata cosa condivisa, peraltro, con la KTM.
Ma diciamo che motore ed elettronica, secondo me, sono assolutamente promossi. La moto sembra abbastanza importante nelle dimensioni ma poi quando ci sali, in realtà, è un pochino più compatta di quello che ti aspetteresti, il manubrio è un po’ più stretto delle altre, la distanza sella-pedane non è così elevata ed è consigliabile alzare la sella per avere una triangolazione ergonomica migliore, ma fatto questo c’è il rischio di non toccare più per terra, io faccio fatica a toccare perché la sella è a 895, ma soprattutto perché la moto è molto larga nella zona della calzata, quindi vi fa allargare particolarmente le gambe e di conseguenza si fa fatica veramente ad arrivare toccare a terra già quando è nella posizione bassa.
Il passeggero non è messo male, sicuramente è messo meglio rispetto alla KTM e questo posiziona la Husqvarna Norden in un’ottica più turistica. La sella, però, resta comunque un po’ dura nell’imbottitura come la sella del pilota. Le maniglie del passeggero sono un po’ vicine al corpo per cui non c’è tantissima abitabilità, cosa che la esclude dal top del segmento, ma è sicuramente meglio della cugina arancione. A livello di guida fatico, ancora una volta, a collocarla perché vuole fare un po’ la turistica con sospensioni un po’ più morbide rispetto a quelle di KTM, anche se, ripeto, ritrovi l’animo rude di Mattighofen. Alla fine mi convince un pochino meno, KTM è più rigida, sicuramente più sportiva e anche più scomoda ma quando vai per strada è un pochino più efficace.
Per questo motivo abbiamo irrigidito un po’ l’assetto, soprattutto della forcella, e abbiamo recuperato un po’ quel feeling che questa ciclistica è in grado di garantire. I freni sono sufficienti, non eccelsi, soprattutto il posteriore che, secondo me, richiede un po’ troppa pressione per poter essere davvero efficace. Penso alla guida in due con anche il carico con il quale ci vuole troppa forza, secondo me ci vorrebbe un pochino più di mordente. Invece, a livello di controlli elettronici ABS, controlli di trazione e tutto il resto, funziona tutto davvero senza nessun tipo di problema, è una delle migliori del segmento.
La protezione aerodinamica non è male, il cupolino è uno dei più alti ma è abbastanza rastremato per cui alla fine le braccia restano un po’ fuori, ma devo dire che a livello di gambe di testa si è protetti abbastanza bene. C’è un pochino di calore percepito nella parte bassa, soprattutto nella parte destra. Detto questo, il progetto Norden ha delle sue peculiarità che colpiscono, sicuramente è anche la moto più “economica” perché con quello che offre, ed è tutto di serie, ha il prezzo sicuramente più competitivo tra le moto in comparativa.